Il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, ha firmato questa mattina a Palazzo di Città il patto e il regolamento di accoglienza per ospitare sul territorio cittadino una famiglia proveniente dall’Afghanistan nell’ambito del sistema SAI. Il SAI promosso all’interno dall’Area Vasta, di cui Avellino è Comune capofila, parte dal percorso avviato nel Comune di Petruro Irpino, realtà già consolidata nell’ambito dell’Accoglienza Integrata.
“Come Amministrazione – afferma il sindaco- siamo fieri di poter offrire il nostro contributo concreto per aiutare famiglie che sono costrette a scappare dalla propria casa alla ricerca di un futuro. Quello dell’inclusione è un concetto a cui siamo particolarmente legati e fin da quando ci siamo insediati ho ribadito che con noi nessuno dovrà sentirsi solo. Questa -aggiunge – è la prima famiglia che accogliamo sul territorio cittadino nell’ambito del SAI, ma siamo pronti a fare la nostra parte anche in futuro perché ad uccidere non sono solo le bombe, ma anche l’indifferenza”.
Soddisfatta l’assessora alle Politiche Abitative, Marianna Mazza, che aggiunge: “Quanto fatto questa mattina è molto importante perché stiamo parlando di un’inclusione che va oltre l’accoglienza. Quello promosso – chiarisce – è un percorso individualizzato per la conquista della propria autonomia in termini di integrazione lavorativa, abitativa e di accesso ai servizi del territorio”.
Il SAI è un’iniziativa nazionale che ha come obiettivo l’accoglienza, la tutela, e l’integrazione dei richiedenti asilo, dei rifugiati e dei titolari di protezione sussidiaria o umanitaria. Gestito dall’Anci, si avvale del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo messo a disposizione dal Ministero dell’Interno. L’obiettivo principale è la presa in carico della singola persona accolta all’interno del suo nucleo familiare, in funzione dell’attivazione di un percorso individualizzato di (ri)conquista della propria autonomia, per un’effettiva partecipazione al territorio italiano, in termini di integrazione lavorativa e abitativa, di accesso ai servizi del territorio, di socializzazione, di inserimento scolastico dei minori.
L’esperienza maturata in vent’anni (quest’anno è proprio il 20ennale dall’adozione del sistema SAI (ex sprar) di attività permette di affermare come il SAI abbia fattivamente contributo ad aumentare il livello di prestazioni dei servizi socio-sanitari, così come dell’offerta didattica per minori e adulti.
L’Area vasta di Avellino ha presentato anche un nuovo progetto di ampliamento della rete SAI rivolta agli ucraini per 64 nuovi posti: 40 su Avellino, 16 su Montoro, 8 su Aiello del Sabato e 8 su Atripalda. A breve partiranno le attività e presto sarà attivato un centro per l’inclusione sociale nella città di Avellino.