Il tema dei cortometraggi quest’anno è stato la dipendenza da internet, un problema riconosciuto che tuttavia tende a svilupparsi, in maniera patologica, in individui che solitamente sono già affetti da alcuni disturbi del comportamento come i disturbi di personalità, tra cui il disturbo ossessivo-compulsivo, fobie sociali, depressione e tendenza all’isolamento. I protagonisti dei cortometraggi riusciranno a superare la dipendenza grazie all’amore e all’amicizia.
“Il filo conduttore del corso – dice Alberto De Venezia – è la creatività che può essere espressa a prescindere dagli strumenti e dai software disponibili, e devo dire che i ragazzi hanno dimostrato una grande creatività; spero di aver fatto nascere in qualcuno di loro la passione per il fare cinema, che, nonostante i continui tagli al FUS e alla cultura in genere, continuerà sempre ad esistere per quella voglia di autorappresentazione che è in tutti noi”.
A completare la manifestazione c’è stata la mostra di fine anno, nella quale c’era la sezione di cinematografia allestita con gusto dalla professoressa Miria Marinai; guardando i cartelloni e le foto si è potuto vivere il viaggio che ha portato i ragazzi alla realizzazione dei cortometraggi. La manifestazione è stata possibile grazie alla brillante organizzazione della professoressa Wanda Della Sala che ha pubblicizzato l’evento.
Ancora una volta la scuola secondaria di primo grado di San Michele di Serino, grazie anche alla dirigente scolastica Ivana Giorgetti, si è fatta notare per la bontà e la freschezza delle proprie iniziative.