L’Avellino Rugby chiude il campionato con un insolito problema: quello di abbondanza. I biancoverdi si presentano alla sfida contro il Benevento al gran completo, dovendo addirittura sacrificare in tribuna qualche elemento. Un ottimo segnale di crescita che però non basta ai lupi per il miracolo. Sul rettangolo di gioco di Borgo Ferrovia i biancoazzurri sanniti si impongono con uno schiacciante 58 – 17.
Primo tempo da dimenticare per gli uomini di mister Rea, che scendono in campo molli e arrendevoli al cospetto di un sodalizio che non ha certo bisogno di farsi pregare per prendere in mano le redini della gara. Il tabellino è inappellabile: il Benevento realizza ben sei mete e due trasformazioni per un complessivo 34 – 0 prima dell’intervallo. Gli avversari scappano da tutte le parti, forti del maggiore tasso tecnico ma Avellino ci mette del suo non opponendosi in maniera convinta alle ripetute folate degli ospiti. Sugli spalti i quasi cento tifosi accorsi a sostenere i colori di casa provano a incoraggiare i rugbisti irpini ma il primo tempo si chiude senza quel risveglio auspicato. Nell’intervallo è Rea che prova a rompere il torpore caricando i suoi e mettendo dentro forze fresche per due ingressi in campo – quelli di Romeo e Barbarisi – che daranno nuovo vigore al pacchetto di mischia e risulteranno determinanti per il riscatto biancoverde. Inizia infatti un’altra gara ed i numeri lo confermano, con un parziale di frazione di 24 – 17 che cancella i primi brutti quaranta minuti e regala all’ambiente biancoverde la soddisfazione di aver tenuto testa ad una formazione che, con un occhio alla classifica, naviga in ben altre acque. Sicuramente i sanniti, forti del vantaggio acquisito, non hanno forzato nella ripresa, ma non può essere assolutamente sminuito il coraggio che ha permesso ai lupi di andare per tre volte in meta rispetto alle quattro realizzazioni degli ospiti. A distinguersi sono ancora una volta l’estremo Luca Pericolo, impiegato come ala nel secondo tempo, che ha schiacciato a terra l’ovale per ben due volte, e il secondo centro Romano Borriello, autore dell’ultima meta. A completare lo score biancoverde: i due punti su calcio aggiuntivo del mediano d’apertura Marco Rauseo.
“Nel primo tempo non abbiamo retto la loro velocità e maggiore esperienza ma poi nella ripresa siamo riusciti a prendere le misure e si è vista un’altra squadra in campo”: così commenta la gara un soddisfatto mister Rea, che pone l’accento sull’importanza di sfide contro avversari così qualificati per la crescita del XV avellinese. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente Antonio Roca che sottolinea come le potenzialità dei lupi si rispecchino nella tenuta degli avversari odierni. Poi volge lo sguardo ai bilanci: “Si chiude una stagione senz’altro positiva – afferma – in cui abbiamo vinto tutte le gare che andavano vinte (le quattro contro Battipaglia e il Vesuvio Napoli, ndr) e quando abbiamo perso lo abbiamo fatto sempre con dignità”. Il presidente ha anche speso una parola per il pubblico in progressivo aumento, evidenziando come l’entusiasmo dei supporters sia fondamentale per gli atleti di casa e al contempo un altro ottimo segnale in vista di nuovi ambiziosi traguardi. E a proposito di appuntamenti in agenda, la chiusura della stagione non porterà all’immediato ‘rompete le righe’. L’Avellino Rugby infatti parteciperà al Trofeo Campania, la coppa regionale, che partirà a metà aprile e per il quale Caliano e compagni sono in attesa del calendario.
Sul fronte del settore giovanile continuano intanto gli allenamenti per le under 11 e 13. Probabilmente si terranno in città anche un paio di concentramenti durante l’estate, come fa sapere Roca, allo scopo di promuovere ulteriormente le squadre juniores. Proprio in questo senso il regolamento, pur non prevedendo retrocessioni dalla serie C, è particolarmente stringente, penalizzando i team senza vivaio in termini di classifica, motivo per il quale l’Avellino chiude al penultimo posto davanti al Battipaglia, nonostante il verdetto del campo ponga i lupi al di sopra anche del Vesuvio. Un handicap, insomma, che va assolutamente scongiurato per il futuro e non solo per le questioni agonistiche ma anche per dare adeguata continuità al movimento.
Tornando in mischia quella che si chiude – la settima – è sicuramente la migliore stagione della palla ovale in Irpinia, con tanti importanti feedback: dai notevoli progressi tecnici e mentali, alla rosa finalmente ampia e competitiva, dal record di vittorie al calore del pubblico. E dall’anno prossimo dovrebbe finalmente arrivare anche il realizzando impianto del Parco Fenestrelle, a completa disposizione del rugby. Altro che crisi del settimo anno… (di Eddy Tarantino)