Avellino – Rugby: nella seconda giornata di coppa Avellino perde in casa contro le Wasps Stabia e inanella il secondo stop consecutivo su due gare del torneo. Non cambia il copione della stagione a Borgo Ferrovia, con i biancoverdi che reggono bene un tempo e poi crollano nel finale. Al triplice fischio il 13-48 per i vesponi parla chiaro, chiudendo probabilmente ogni discorso sull’eventualità che i lupi possano superare il turno. Non era certo questo l’obiettivo. Piuttosto la speranza recondita era che gli irpini potessero regalare e regalarsi qualche soddisfazione dopo una stagione magra. E sfide come quelle contro la più abbordabile del girone, Castellammare appunto, rappresentavano l’occasione giusta per provarci.
L’operazione, ad essere franchi, riesce solo per un quarto, nei primi quaranta minuti. I lupi in questa fase vivono di fiammate, alternando ottime cose a clamorose ingenuità, le quali finiscono puntualmente per dissipare il buono che pure si riesce a portare a casa. E così all’avvio a farsi pericolosi sono proprio i padroni di casa, che approfittano del convinto controllo dell’ovale del primo centro Liguori – atleta che continua positivamente la sua maturazione agonistica – e vanno in maul, riuscendo a guadagnare almeno una ventina di metri. Dalla spinta del carretto arriva la meta, la sigla un altro dei più positivi: Carmine De Prizio. Rauseo non sbaglia il calcio ed è 7-0. La reazione rabbiosa degli ospiti non si lascia attendere ma Avellino riesce a controllare, seppur a fatica, per almeno una decina di minuti. Poi al 15esimo non c’è niente da fare, con le vespe che sfondano sulla sinistra e poi su trasformazione pareggiano.
Dieci minuti dopo torna a farsi pericoloso Avellino che da buona posizione opta per un saggio piazzato. Rauseo mette dentro il 10-7. Poi è ancora Stabia, che prima si aggiudica un gioco da 7 punti – meta più trasformazione – e poi, sfruttando anche la temporanea espulsione di Salvarezza – unica macchia nell’ottimo esordio del promettente ragazzo – allunga sul 10-19.
Si chiude qui il primo tempo. Ma alla ripresa i lupi, sempre in dieci, subiscono ancora. E’ il 42esimo quando da una fuga solitaria dell’estremo ospite arriva il 10-24 che sembra blindare il tabellino. C’è ancora il tempo però per un ultimo guizzo dei lupi, che arriva sempre su calcio di Rauseo.
La gara dei lupi finisce qui. A nulla servono i tentativi di Rea, che mette dentro Kuz per Pericolo e Romeo per Porcelli. I cambi non sortiscono effetto, anche perché dall’altra panca spuntano i bombardieri stabiesi a dare chili e energie fresche in mischia, fattore che si rivelerà evidentemente decisivo. Quattro mete e due trasformazioni: questi infatti i numeri dei vesponi negli ultimi 25 minuti, che raddoppiano così lo score dei primi 55 minuti – dato che merita di essere sottolineato – e fissano il decisivo 13-48.
Fin qui il responso del campo, con Cecaro, Spiniello, Console, Barca, Barbarisi, Nastri, Caliano, Mernone e Colella, che completano il quadro dei titolari schierati da Rea. Domenica ultimo turno del girone. Avellino giocherà di nuovo in casa contro Salerno, la squadra più accreditata a superare la prima fase.
POST GARA – Lungo faccia a faccia tra il presidente Roca ed il mister di Pomigliano dopo il triplice fischio. Avellino soffre di un male oscuro ed i due più importanti uomini del sodalizio lo sanno. C’è da capire come va risollevata la barca, come vadano valorizzate le risorse nuove e come vadano conservate le vecchie, e come, soprattutto, il lupo dovrà ripartire per il futuro. Tanta carne sul fuoco, insomma, per la quale non appare improbabile che le prossime settimane riservino importanti novità.
A provare a spiegare come stanno le cose è il presidente. “E’ un momento difficile, inutile nasconderlo, la stagione non ha portato i risultati che aspettavamo – ha ammesso Roca – ma l’aspetto che mi più mi preoccupa è la mancanza di motivazioni che sembra trasparire. Spero di sbagliarmi”. Aspetto psicologico per il quale inevitabilmente il discorso si sposta sul trainer. “Stimo Rea per quello che ha dato a questo gruppo in tre anni e per quanto la sua esperienza potrebbe ancora dare. Se fossi giocatore di questa squadra vorrei continuare a lavorare con un ottimo allenatore come lui, ma ora bisogna capire qual è la decisione migliore per il bene dell’Avellino Rugby. Nelle prossime ore mi incontrerò con i veterani della squadra anche per verificare il loro punto di vista”. Frattura tra giocatori ed allenatore? Questo è il dubbio che sembra materializzarsi dalle parole di Roca, che alla domanda sulla possibile fine dell’era Rea così risponde: “E’ ancora tutto da decidere, vanno ponderate tante cose, comprese le enormi difficoltà che la pratica della palla ovale comporta in queste zone. Una cosa però è certa: se il mister dovesse andar via si guarderà fuori dell’Irpinia. Per crescere serve l’esperienza che questa provincia ancora non ha, puntando su un allenatore affermato del panorama regionale”. (di Eddy Tarantino)