“Ormai la frase più bella che possiamo sentirci dire è «sei negativo». In questo senso, auguro un anno pieno di negatività a tutti, in attesa che — speriamo presto — nella nostra mente l’aggettivo positivo la smetta di essere associato a un tampone, e riacquisti il valore che tutti ricordiamo”.
Così, in una lettera aperta inviata ai suoi concittadini, il sindaco di Rotondi, Giuseppe Ilario. “Raccomando a tutti la massima attenzione nei giorni di festa prossimi venturi. Come sapete sono stati vietati tutti i pubblici festeggiamenti, ma su quelli privati — fatte salve le feste, vietate anch’esse —, non posso che appellarmi al buon senso di ciascuno e allo spirito di responsabilità collettiva. Se per mille ragioni non fosse possibile rimandare gli incontri coi familiari più stretti a tempi migliori (anche semplicemente meno inclementi dal punto di vista climatico), ricordo che le autorità sanitarie raccomandano l’uso continuo della mascherina, del distanziamento, e di stringenti norme igieniche anche nelle abitazioni private e soprattutto in presenza di bambini, anziani e persone fragili. Negli ultimi due casi l’ideale sarebbe fare un tampone prima di ciascun incontro”.
“Sull’importanza della vaccinazione, infine, non si insisterà mai abbastanza. I dati parlano chiaro: l’attuale pressione sul sistema sanitario è data da coloro che hanno scelto di non vaccinarsi, e sono usciti i primi paper scientifici che sembrano chiarire definitivamente che la terza dose di vaccino è quella che mette al riparo con le più alte probabilità dagli effetti peggiori di questo virus che devasta le nostre vite da ormai due anni. Perciò, se non l’avete fatto, mettete al sicuro voi stessi, i vostri cari, vaccinatevi”.