Pasquale Manganiello – “Per anni ci avete detto: ‘convocateci in piazza e verremo’. È arrivato il momento! Domani Mercoledì 11 Ottobre alle 13:00, Piazza Montecitorio. Saranno due giorni duri.”
Carlo Sibilia ed i vertici del Movimento Cinquestelle chiamano i propri sostenitori in piazza per protestare contro la legge elettorale definita “Rosatellum bis” che potrebbe non passare dal Parlamento ed essere oggetto del voto di fiducia.
La maggioranza, infatti, ha blindato la legge e ha annunciato che chiederà la fiducia. Se solo tre giorni fa il relatore dem Emanuele Fiano garantiva che l’opzione non fosse sul tavolo, a dare l’annuncio oggi è stato lo stesso capogruppo Pd Ettore Rosato che ha dichiarato all’Ansa:
“Ho telefonato al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni riferendo che la valutazione della maggioranza sarebbe che è opportuna la fiducia perché il testo è frutto di un faticoso equilibrio tra maggioranza e opposizione e sottoporlo ai voti segreti metterebbe in difficoltà il complesso del testo. Non possiamo fare a meno della legge elettorale e questo testo va votato nel suo complesso con l’equilibrio raggiunto.
Soddisfatto per la legge il deputato irpino Luigi Famiglietti che su fb aveva commentato:
“In commissione affari costituzionali abbiamo approvato la nuova legge elettorale. In queste settimane abbiamo lavorato intensamente per questa legge che presenta un sistema misto (1/3 maggioritario con collegi uninominali e 2/3 proporzionale con liste plurinominali); questo sistema consente ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti e di avere uno stretto rapporto con gli eletti attraverso il meccanismo dei collegi uninominali e con l’obbligo in capo ai partiti, nel caso dei collegi plurinominali, di scrivere i nomi dei candidati (da 2 a 4) nella scheda elettorale a fianco al simbolo. In definitiva, alla Camera dei Deputati ci saranno 231 collegi uninominali, al Senato invece saranno 109; la geografia dei collegi sarà definita dal Ministero degli interni. Inoltre, una novità: in caso di parità fra due o più candidati sarà eletto il più giovane.”
Per le opposizioni (M5s e Mdp) è “un atto eversivo“. Carlo Sibilia durissimo su fb: “Il Pd mette la fiducia sulla legge elettorale. Cancellato il lavoro del parlamento. Nessuna discussione. Prove di governo totalitario. Il Presidente della Repubblica rompa il silenzio. Oppure sarà il momento della piazza.”
Prima di Sibilia, lo stesso candidato premier grillino, Luigi Di Maio, aveva annunciato la “convocazione in piazza il popolo perché deve capire”.
Alessandro Di Battista ha parlato di emergenza democratica: “Il vero fascismo? Approvare una legge idiota sui monumenti del ventennio – tanto per distrarre l’opinione pubblica – e poi provare, a colpi di fiducia (come nel ventennio) a far passare una legge truffa che permette ai partiti di nominarsi i 2/3 del Parlamento. Ora o i cittadini scendono in piazza per contrastare questa ennesima porcata oppure verranno privati, ancora una volta, dell’ennesimo diritto. A breve vi daremo notizie su quando e dove vederci.”
Molto critico anche il coordinatore Mdp Roberto Speranza: “E’ oltre i limiti della democrazia. Qui si sta scherzando col fuoco.”