Avellino – Ecce assessore alla Cultura al Comune: è Gennaro Romei. Il nuovo titolare dell’assessorato con delega alla pubblica istruzione, informatizzazione, comunicazione e turismo, si è presentato alla città questa mattina, al fianco del sindaco Giuseppe Galasso, in un’affollatissima conferenza stampa. Romei riempie il vuoto lasciato da Salvatore Biazzo, giornalista attualmente consigliere provinciale e novello acquisto dell’Udc. Per Gennaro Romei il percorso è stato inverso, è approdato infatti al Pd dopo un’esperienza nell’Udc “quando l’Unione di Centro era ancora il partito dell’Udc e non di qualcun altro”, ha precisato. “Non morirò di protagonismo mio, voglio per la città un progetto culturale che si estenda alla provincia e non solo, ridando dignità al suo ruolo di capoluogo. La cultura come volano di tutta l’attività amministrativa. La cultura è un messaggio che deve passare e che deve riammagliare una comunità che ha il gusto di essere e di sentirsi tale”. E Romei anticipa nel suo discorso anche il ‘domandone’ scontato visto l’avvicinarsi dell’estate: chi salirà sul palco del ferragosto avellinese? “Ancora non lo sappiamo anche se abbiamo dei contatti. Quel che è certo è che ogni fascia della popolazione merita il suo momento di festa. Immagino un percorso che va dall’antico al moderno: voglio riportare la lirica al Regina Margherita e al tempo stesso immagino, proprio per il 15 agosto, un contest tra le band emergenti del territorio. Con me lavorerà una squadra di ragazzi capaci, in piena autonomia cercheremo di rendere Avellino una città vivibile culturalmente in quei giorni”. Dribblato lo spettro di Gigi D’Alessio e consorte per il giorno dell’Assunzione di Maria, il neoassessore mette sul tavolo tante idee: cinema all’aperto, apertura di tutte le strutture presenti in città, un festival da fare nel parco del teatro. E non nasconde le sue emozioni: “Quando Pino mi ha comunicato che io ero la sua scelta è stato uno dei momenti più belli ed intensi della mia vita. Sono sempre partito dal basso conservando passione ed umiltà”. Ed in effetti Romei può collezionare a suo favore tre candidature conclusesi con altrettante elezioni e oggi con i suoi 42 anni è il più giovane assessore al ramo che il comune ricordi. Si mette in gioco e alla stampa dice: “Non fatemi sconti. Voi avrete, con le vostre critiche costruttive, il ruolo di stimolare la mia attività e di elevarla”. Tutti o quasi. Nonostante il momento sia di “gioia”, un sassolino dalla scarpa se lo leva: “L’unica Mila che conosco è quella di Shiro cantata da Cristina D’Avena. Il siringato ha commentato l’ufficialità della mia nomina con un ‘oh no!’. Beh io dico ‘oh si!’ perché farò di tutto per meritarmi questo ruolo che mi viene oggi assegnato”.
E se il sindaco rassicura che la scelta di Romei è quella dell’uomo giusto al posto giusto e soprattutto che è stata plaudita da tutto il gruppo Pd, un primo momento di “attrito” tra i due si registra in finale di conferenza quando sotto gli occhi increduli del primo cittadino avellinese – milanista, Romei regala ad Ettore Iacovacci, simbolicamente a tutti i consiglieri democratici di Piazza del Popolo, la maglietta del centenario dell’Inter, per ringraziare i suoi compagni di partito per la vicinanza e la stima dimostratagli.
Speriamo che le straordinarie vittorie incassate quest’anno dalla squadra di Mourinho in Italia e in Europa, siano di buon auspicio per una nuova era della cultura made in Avellino e per Avellino. (di R.F.)