Avellino – “Quando, davanti ad un disagio estremo, le istituzioni non riescono a trovare la soluzione significa che si è al fallimento del sistema; sullo Iacp gravano pesanti responsabilità per quello che è accaduto in questi anni e lunedì mattina mi recherò dall’assessore regionale Gabriella Cundari per illustrarle la situazione, arrivata al punto del collasso”. Lo afferma Giovanni Romano, presidente dell’Istituto autonomo case popolari, che lancia l’allarme alloggi, soprattutto per quanto riguarda l’assegnazione e l’occupazione abusiva. “Non voglio sollevare polemiche o mandare le persone in mezzo alla strada – precisa Romano – intendo soltanto chiedere alle istituzioni l’assunzione di precise responsabilità affinché si esce da una condizione di assoluto disagio. Per andare incontro a chi rischia di trovarsi improvvisamente senza un tetto – aggiunge – ho suggerito ai sindaci di sottoscrivere l’ordinanza di requisizione per consentire loro di rimanere negli alloggi per due anni, ma alcuni primi cittadini, come quello di Ariano Irpino, non hanno inteso farlo e si rischia di creare un forte disagio alimentato da centinaia di persone in strada. Del resto, nemmeno è immaginabile che il cittadino, dopo essere stato dimesso dall’ospedale, torni a casa e la trovi occupata da altri o pensabile che gli aventi diritto restino nelle liste di attesa a vita perché gli alloggi sono utilizzati dagli abusivi. Così non si può andare avanti, chiedo che vengano rispettati i criteri e le modalità fissati dalla legge 18/97. Capisco che l’abusivismo non si arresta: c’è il bisogno che costringe la gente a comportarsi in un certo modo – osserva ancora Romano – ma occorre rivedere l’intera questione, perché l’allargamento della forbice alle famiglie mono reddito creerà ulteriori difficoltà se non saranno adottate le opportune misure. La magistratura ha aperto una serie di inchieste ad Ariano Irpino, Grottaminarda, Atripalda ed Avellino e non so dove si andrà a finire, ma a me interessa risolvere il problema e non andare alla ricerca delle responsabilità, anche se in questi ultimi dieci anni alcuni sindaci hanno agito per scopi elettoralistici. Spero – conclude Giovanni Romano – che l’approvazione del Piano case in Campania in esecuzione della legge Di Pietro, riesca a fare fronte ad una situazione diventata non sostenibile”.