Roma: bombe carta e scooter incendiati per protestare contro il coprifuoco

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Bombe carta, lanci di bottiglie e ogni genere di oggetti, cumuli di scooter in fiamme, cassonetti usati come barricate, biciclette e monopattini sharing disseminate per le strade tra piazza del Popolo, piazzale Flaminio, fino ad oltre Ponte Matteotti, al di la’ del Tevere. Così, ieri sera, anche a Roma, dopo Napoli, si è materializzata la protesta contro le restrizioni del Governo per arginare il contagio dal Covid. A portarla in piazza del Popolo, alle 23 circa, un gruppo di circa 200 attivisti dell’ultradestra. A fronteggiarli, gli uomini dei Reparti mobili della polizia che, a mezzanotte, sono intervenuti per far rispettare il coprifuoco.

In piazza del Popolo, illuminata dai fuochi di artificio innescati dai manifestanti, alla prima carica di alleggerimento della polizia, è cominciato il fuggi-fuggi dei manifestanti che hanno ripiegato prima verso piazzale Flaminio, lanciando bombe carta e ogni tipo di oggetto contro i cordoni delle forze dell’ordine, poi dividendosi in gruppi sempre più piccoli. Fino al lungotevere. Oltre ai danni lasciati per strada, ci sono alcuni feriti tra le forze dell’ordine e una decina di manifestanti fermati ma si attendono i dati ufficiali della questura.