GdF, bancarotta fraudolenta a Roma: indagato un cittadino di Avellino

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Sarebbe coinvolto anche un soggetto residente in provincia di Avellino nella maxi inchiesta che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di 6 imprenditori accusati di bancarotta fraudolenta perché avrebbero utilizzato per altre attività ben 30 milioni di euro da una società di energia di Roma dichiarata fallita dal Tribunale nel novembre 2014.

Nel mirino della Guardia di Finanza di Roma sei imprenditori.

Gli stessi sono residenti nelle province di Torino, Cuneo, Milano, Bergamo, Piacenza e – come detto – anche Avellino ed alcuni di essi risultano ricoprire cariche direttive in ulteriori società, anche di rilevanza nazionale.

Le indagini, che erano inizialmente dirette a riscontrare l’effettività e la reale consistenza delle cessioni di energia elettrica tra diverse società operanti nello stesso settore, hanno consentito anche di far luce su un articolato e differenziato meccanismo fraudolento, attuato attraverso l’uso di fatture per operazioni inesistenti, relative per la maggior parte a fatture gonfiate per provvigioni non spettanti; la ricezione di note di credito da parte di un fornitore, per importi elevati e senza la restituzione della liquidità in precedenza corrisposta; la concessione di finanziamenti che non fruttavano e l’anticipo di soldi ad ulteriori società riconducibili agli indagati.

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