Rivolta in carcere, la Uilpa: situazione drammatica, ora risposte esemplari

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Carcere_Ariano_Irpino

È accaduto durante la notte. Sembrerebbe che un detenuto abbia tentato di impiccarsi e, all’apertura della camera da parte degli Agenti accorsi per prestare soccorso, gli altri detenuti siano riusciti ad impossessarsi delle chiavi aprendo tutte le restanti celle e dando il via ad una vera e propria rivolta.

La sezione detentiva interessata è stata completamente devastata e i detenuti, dopo aver appiccicato anche un incendio, vi si sono barricati all’interno, armandosi di oggetti rudimentali atti ad offendere.

Per far fronte all’evento è stato richiamato in servizio, in piena notte, il personale di Polizia Penitenziaria. Si è resa necessaria la mediazione da parte della Direttrice del carcere e, successivamente, si è recata sul posto il Provveditore.

I disordini sono poi proseguiti in serata e un nuovo colloquio con la Direzione ha portato a placare gli animi, mentre per alcuni detenuti si è provveduto all’immediato trasferimento.
Gli Agenti hanno dimostrato grande spirito di corpo, trattenendosi in servizio anche oltre le 12h, ma comunque pronti a fronteggiare eventuali ulteriori criticità.

La Segreteria GAU UILPA Polizia Penitenziaria ribadisce la necessità di interventi esemplari e criteri decisionali risolutivi nei confronti dei detenuti promotori di rivolte e per coloro che vi abbiano partecipato attivamente , essendo inoltre tali moti collettivi caratterizzati sempre più da una crescente violenza.

“C’è bisogno di un deflazionamento della densità detentiva, come nel caso della Casa Circondariale di Ariano che ad oggi conta piú di 330 detenuti su una capienza regolamentare di circa 270 e dove la ricezione di altri detenuti, soprattutto se
trasferiti da altri Istituti per motivi di ordine e sicurezza, non giova all’attuale drammatica situazione”.