AVELLINO- Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e rissa. Questo il provvedimento cautelare firmato dal Gip del Tribunale di Avellino Paolo Cassano su richiesta della Procura di Avellino (il pm Vincenzo Russo ha coordinato gli accertamenti) nei confronti di tre avellinesi coinvolti negli scontri avvenuti davanti al “Paladelmauro” nell’ottobre scorso. Si tratta dello sviluppo delle indagini avviate dalla Questura di Avellino in particolare dagli agenti della Digos, agli ordini del vicequestore Vincenzo Sullo, dopo gli scontri in occasione dell’incontro di calcio a cinque, disputato la sera del 31 ottobre 2023 presso il Palazzetto dello Sport “Paladelmauro’ di Avellino, tra la Sandro Abate e la Futsal Napoli. In quella circostanza alcuni tifosi, identificati nei tre indagati raggiunti dalla misura cautelare, avrebbero usato violenza per opporsi ai poliziotti intervenuti per ripristinare l’ ordine pubblico ed evitare che la rissa tra le due opposte tifoserie potesse ulteriormente degenerare. Gli agenti erano stati colpiti con spintoni, manate, calci e cazzotti, oltre che con cinture e borselli e con bastoni. Contestata anche l’aggravante di aver agito in occasione di manifestazioni sportive.
LA VICENDA
La sera del 31 ottobre scorso si disputava al Paladelmauro l’incontro di calcio a cinque valevole per la serie A tra la Sandro Abate e la Futsal Napoli. Come e’ stato ricostruito dalla Polizia, dopo circa trenta minuti dall’inizio dell’incontro un gruppo di tifosi napoletani, circa una quarantina, armati di aste e cinghie, con volto travisato e senza biglietto di ingresso, nel parcheggio antistante l’ingresso del palazzetto dello sport dava inizio al lancio di petardi, bengala, bombe carta e fuochi pirotecnici verso il varco di accesso, danneggiando le auto parcheggiate nel cortile. Poco dopo un gruppo di tifosi irpini, circa una ottantina, abbandonava il “Paladelmauro” riversandosi in strada nell’area adiacente al palazzetto.
Le due tifoserie erano arrivate allo scontro, nonostante le forze dell’ordine impegnate nel servizio di sicurezza pubblica avessero anche tentato di frapporsi ai gruppi. Durante gli scontri un tifoso napoletano, anche lui indagato per rissa, era caduto a terra sotto i colpi di alcuni tifosi irpini . In data odierna, nell’ambito di un’ attività di indagine coordinata da questo Ufficio, la D.i.g.o.s. della Questura di Avellino ha proceduto all’esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, emessa dal G.I.P presso il Tribunale di Avellino, nei confronti di tre persone residenti in questa provincia, ritenute indiziate, allo stato degli atti, dei reati di resistenza a pubblico ufficiale, rissa e utilizzo di mazze, bastoni e oggetti contundenti; reati tutti aggravati perché commessi nei luoghi e in occasione di una manifestazione sportiva. Nel tentativo di sottrarlo alla furia degli aggressori gli agenti, frappostisi tra le due fazioni, venivano anch’essi attinti, con colpi e spintoni, dai tifosi irpini. Le successive attività investigative delegate da questo Ufficio alla D.i.g.o.s. consentivano, attraverso in particolare la visione delle videoregistrazioni effettuate dalla Polizia Scientifica in occasione dei fatti, di identificare compiutamente tre soggetti appartenenti alla tifoseria irpina, odierni destinatari delle misure cautelari citate. Nei confronti del tifoso napoletano è stata notificata un’informazione di garanzia perché ritenuto gravemente indiziato del reato di rissa.