Riparte la mensa, i dubbi dei genitori: “Solo una soluzione tampone”

0
233

“Dopo settimane di promesse e false partenze, l’amministrazione comunale per il tramite dell’assessore delegato Michela Mancusi, estrae dal cilindro la soluzione ponte dell’affidamento diretto sotto soglia. Come genitori – si legge nella nota del coordinamento Genitori Mensa di Avellino – salutiamo con soddisfazione la notizia di un probabile inizio del servizio di refezione, ma questo non ci dispensa dal porci una legittima domanda su quale sia la ditta incaricata, con quali costi e con quale qualità avrà inizio”.

“Facendo qualche semplice considerazione sulla cifra media a cui potrebbe essere appaltata la fornitura di un pasto e il numero degli utenti serviti, questa soluzione potrà realisticamente coprire il servizio più o meno fino al 15 novembre, cominciando il 5 novembre e non il 31 ottobre (data quantomeno inopportuna considerati i successivi quattro giorni di stop della ricorrenza di Ognissanti e la necessità di avere quanti più giorni a disposizione post decisione del C. Stato)”.

“A questo punto ci chiediamo: se il Consiglio di Stato non si pronunciasse per quella data o non dovesse definire la lite in tempi brevissimi o riammettesse la società esclusa, chi e come garantirà il servizio di refezione scolastica oltre tale periodo?”.

“Abbiamo più volte teso la mano mettendo a disposizione la nostra collaborazione, ma per qualche strana ragione il tutto è rimasto disatteso, quasi come se l’amministrazione comunale ci viva come uno strumento di inquisizione e non un gruppo di genitori che guarda solo al benessere dei propri figli”.