Rilanciare le aree interne, la Regione “ascolta” gli imprenditori. Fatti concreti, forse è una delle poche volte che accade, per fare proposte costruttive volte a migliorare la situazione economica in zone particolarmente depresse della Campania, come Irpinia e Sannio, ma che, potenzialmente, hanno ancora tanto da dare.
Dopo la presentazione di un apposito rapporto sulle aree interne, realizzato da Confindustria Campania in collaborazione con l’Università del Sannio, si è deciso di intraprendere un percorso, nel quale la Commissione Aree Interne della Regione Campania, presieduta da Michele Cammarano, incontrasse gli imprenditori di questi territori per arrivare, poi, ad una proposta di rilancio e di sviluppo condivisa.
Dopo Benevento, oggi pomeriggio, in via Palatucci, è toccato a Confindustria Avellino. Per Cammarano, il “rapporto con Confindustria è importante e gratificante ed è utile a ricevere gli input necessari ad aiutare le aziende che insistono nelle aree interne. E’ la prima volta – sottolinea il presidente – che la commissione esce dalla stanze della Regione e va sui territori”.
Le criticità, evidenziate dal rapporto, sono ormai note. “La commissione – dice ancora Cammarano – sta lavorando ad un progetto di legge che presenteremo insieme ad altre cinque Regioni, proprio per concentrarci meglio sulle problematiche di queste aree e per risolverle”.
Le criticità, dicevamo. Alcune, secondo Gennaro Canfora, rettore dell’Università del Sannio, “sono preoccupanti, come lo spopolamento. In questo caso, la cosa che maggiormente preoccupa è la fuga di giovani qualificati. Senza di loro, è impossibile fare sviluppo, come è impossibile farlo senza le infrastrutture materiali ed immateriali. Ma le aree interne della Campania hanno anche dei punti di forza, penso alla qualità dell’acqua, del vento, dell’ambiente in generale, che vanno valorizzati ed ampliati”.
La rivoluzione green che parta da Irpinia e Sannio è un tema sul quale si concentra anche Pasquale Lampugnale, presidente Piccola Industria Confindustria Campania. “Le aree interne – afferma – credo abbiamo bisogno di linee di finanziamento specifiche su una progettazione che deve essere, per forza di cose, comune tra le due province”.