Riforma Iacp, De Feo (Uil): “L’edilizia pubblica non va smantellata”

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A seguito delle notizie susseguitesi negli ultimi giorni sugli organi di stampa regionali e alle preoccupazioni degli inquilini, registrate da questa associazione sindacale, l’Uniat –Uil di Avellino intende sottolineare “la necessità di fare chiarezza su quanto sta accadendo in Regione Campania a proposito di Riforma degli Iacp. Avviata con la legge finanziaria 18/01/2016 n. 1 e pensata allo scopo di riorganizzare e razionalizzare la gestione del patrimonio pubblico in Campania con la creazione di un’azienda pubblica articolata in dipartimenti provinciali e con l’obiettivo di rilanciare l’edilizia pubblica, razionalizzando la gestione dell’esistente previa approvazione dei vari  regolamenti , aveva trovato la condivisione dei sindacati degli inquilini e la piena collaborazione degli stessi nella stesura dei testi”.

“Negli ultimi giorni, la riforma dell’ERP si sta trasformando in un qualcosa di diverso: si sta affermando sempre con maggiore forza un tentativo di smantellare l’edilizia pubblica attraverso uno smobilizzo generale del patrimonio al di fuori di  ogni norma e in contrasto con i principi stabiliti dalla Conferenza Stato Regioni, operazione fatta precedere da notizie e informazioni assolutamente false, diffuse solo allo scopo di accreditare una realtà fatta di sprechi, perdite di bilancio e dissesti.  Si stanno facendo circolare notizie assolutamente infondate su  presunte situazioni debitorie degli IIAACCPP, notizia assolutamente priva di fondamento come è facile verificare presso gli uffici finanziari degli Istituti. Si confonde una situazione di sofferenza per la morosità dell’utenza che, tra l’altro andrebbe correttamente analizzata in quanto frutto, spesso, di situazioni gestionali del. E’ strano che chi dovrebbe conoscere la verità si unisce al coro di chi, chissà per quali interessi, oggi cerca di accreditare una realtà fallimentare”.

A seguito di un emendamento proposto dal Presidente della Commissione Finanze del Consiglio regionale Franco Picarone, in merito alla liquidazione degli IIAACCPP della Campania e allo smobilizzo del patrimonio pubblico, si sta scatenando una campagna di stampa fatta di allarmismi inutili e assolutamente ingiustificati nonché fondati su notizie non veritiere e il cui scopo, francamente, sfugge ad ogni razionale comprensione.

“Riteniamo – ha sottolineato il responsabile provinciale irpino di Uniat Campania Arterio De Feo – assolutamente inopportuno tale emendamento che, di fatto, mette una pietra tombale sulla possibilità di riformare l’ERP in Campania e crea i presupposti per un indiscriminato smobilizzo del patrimonio che non è solo quello degli Istituti Case Popolari, ma anche quello dei Comuni che si sentirebbero incoraggiati a svendere il patrimonio pubblico solo per fare cassa, in barba al vincolo di destinazione dei fondi per il recupero e nuovi programmi di edilizia pubblica”.

“Chi pensa ad una operazione di cartolarizzazione delle case popolari evidentemente non si è preso neanche la briga di studiare la realtà campana. Da circa 30 anni circa 45.000 alloggi sono nei piani vendita degli Enti. Ad oggi sono stati venduti solo 5/6000 alloggi in tutta la Regione, questo sta a significare che, oltre alla mancanza di volontà, ci sono ragioni obiettive sulla mancata vendita che chi amministra la Regione ben dovrebbe conoscere”.

“Per questo chiediamo il ritiro dell’emendamento e l’avvio di un confronto con tutte le parti sociali per discutere, acquisendo la necessaria documentazione sullo stato degli Enti e del patrimonio pubblico, del concreto e proficuo avvio della riforma nel rispetto dei principi della legge regionale 1/2016. A meno che questa amministrazione regionale non voglia passare alla storia per aver smantellato il patrimonio pubblico edilizio, favorendo gli affari di qualcuno”.