“Sono passati due anni da quando il Governatore De Luca e la sua giunta annunciarono la riforma degli Iacp e la rivoluzione nella gestione del patrimonio edilizio pubblico e al momento registriamo solo incertezza e ritardi”.
I segretari di Sunia, Sicet e Uniat si dicono pronti alla mobilitazione. “E’ tempo che si accendano i riflettori su una questione che interessa decine di migliaia di famiglie di lavoratori in Campania. La nascita dell’Acer (nuova agenzia regionale che dovrebbe sostituire gli istituti e gestire l’intero patrimonio) si sta rivelando un parto complicato con rischi enormi per il futuro dell’agenzia stessa e del patrimonio pubblico”.
“Il quadro prospettato inizialmente dalla Regione Campania che annunciava la rivoluzione in 120 giorni si è trasformato in un percorso tortuoso e poco chiaro. Per questo i sindacati degli inquilini della provincia di Avellino: Sunia, Sicet e Uniat, unitariamente, chiedono di tornare al tavolo di concertazione per definire, in maniera chiara, cosa la Regione Campania abbia intenzione di fare con l’Acer bloccata da un passivo di ben 80 milioni”.
“Un enorme buco che l’accorpamento avrebbe determinato, e che avrebbe minato la solidità di istituti virtuosi come quello irpino e di cui ci si è accorti solo dopo aver preso decisioni fondamentali. Qualcuno in Regione Campania pensava di poter colmare il deficit con un forte e indiscriminato aumento dei canoni di locazione e solo l’intervento deciso dei rappresentanti Sindacali ha impedito la realizzazione del folle provvedimento”.
“In alternativa, il presidente della Commissione Finanze, Franco Picarone, ha invece, ben pensato di tappare l’enorme buco con la liquidazione del patrimonio immobiliare degli II.AA.CC.PP”.
“La Proposta, naturalmente è inaccettabile per chi difende i diritti degli assegnatari che dopo 2 anni di incontri, dal 2016 all’aprile scorso con l’allora assessore regionale al ramo, Fulvio Bonavitacola, il 19 maggio sono incappati anche nella decisione del commissariamento degli Iacp, quasi in contemporanea con la nomina ad assessore di Bruno Discepolo al posto di Bonavitacola. Una storia lunga e tortuosa come dicevamo da cui si evince il pressappochismo della politica e la totale mancanza di un quadro dettagliato dello stato attuale dell’Erp in Campania”.
Di qui la decisione dei sindacati di appellarsi ancora una volta ai rappresentanti politici in Regione di questa provincia, a cui ci rivolgiamo,”affinché si adoperino per la riapertura di un tavolo di discussione e dello stesso Osservatorio regionale sulla casa, che coinvolga le parti sociali”.
Ma soprattutto SUNIA, SICET e UNIAT intendono appellarsi ai propri iscritti e a tutti gli assegnatari a mantenere un’attenta vigilanza ed essere pronti alla mobilitazione fino a manifestare uniti per far sentire la voce della protesta del disagio abitativo fino a giungere al Presidente della Giunta Regionale.
“La provincia di Avellino possiede un patrimonio edilizio importante che ha bisogno di essere salvaguardato che solo in parte riesce a soddisfare il reale fabbisogno del disagio abitativo, oltre che un Ente sano con riconosciute professionalità. Sarebbe inaccettabile che il governo regionale decidesse di smantellare il tutto, prendendo decisioni superficiali che danneggerebbero esclusivamente i cittadini e la cosa pubblica”.