“Il tentativo di Galasso di risolvere senza esposizione pubblica la perenne crisi di convivenza tra esponenti o sostenitori dell’amministrazione è fallito. Le affermazioni dei due assessori diessini Giordano e Rotondi sono una ulteriore dimostrazione delle reciproche insofferenze che quotidianamente si registrano nella coalizione che amministra il capoluogo irpino”. Così in una nota l’esponente del Prc Andrea D’Alessandro. “Tutti gli avellinesi sanno che l’amministrazione è bloccata, o meglio che in città vi è una totale assenza di una strategia di governo. Tutti sanno che nel centrosinistra cittadino si registrano quotidianamente liti per un pizzico di potere in più, innanzitutto all’interno dei partiti. Fuori dal comune, intanto, c’è una città in cui vivere è sempre più difficile, dove i servizi ai cittadini sono ridotti al minimo, dove l’opinione dei cittadini è mortificata, dove persino i doveri civici elementari non sono stimolati. In cui non c’è spazio per i bambini e per gli anziani. Una città da cui i giovani scappano per l’assenza di prospettive di lavoro e di opportunità di socialità. Ripercorrendo una tradizione democristiana, il sindaco Galasso ha cercato di spostare l’attenzione sulle solite grandi opere, pensando che qualche cantiere in più possa illudere donne e uomini di ogni generazione di questa città, che il futuro sarà meglio del presente. Con la convinzione che il segnale scaturito dalle elezioni fosse recepito dalla coalizione che amministra la città, abbiamo preferito evitare di scaricare accuse agli esponenti locali di partiti con cui a livello nazionale e in molte realtà locali, condividiamo un progetto politico chiaro e serio. E invece persino il 7,5% raggiunto dal nostro partito ha contribuito secondo il sindaco all’affermazione nelle elezioni politiche dei partiti che lo sostengono. E’ stato interpretato dal segretario cittadino dei Ds in chiave di rimpasto in giunta e non di cambio di rotta dell’amministrazione. E’ stato addirittura sbandierato dalla destra come un premio a un’opposizione consiliare di cui ancora attendiamo la prima proposta concreta. Non è più tempo di limitarsi ad enunciare i problemi, come fatto da Giordano e Rotondi. La politica è tentare la risoluzione dei problemi. A nostro avviso, o i partiti del centrosinistra azzerano tutto e danno vita a un reale e organico programma amministrativo, o è meglio che si torni alle urne. Con un atto di chiarezza da parte di Ds e Margherita: perché non si contrappongono lealmente anche alle elezioni, dato che al Comune, come alla Provincia, non sono in grado di collaborare ? Bisognerebbe rinunciare all’idea del potere sempre e comunque; ma questo, è storia tristemente nota per il centro e anche per una certa sinistra delle nostre zone”.