Non si è associato, nella seduta consiliare di ieri, alle manifestazioni di apprezzamento verso l’assessore all’ambiente Domenico Gambacorta che ha fatto man bassa di elogi informando il Consiglio circa la nascita del gestore unico del ciclo integrato dei rifiuti in Irpinia. Nessun pregiudizio, però, da parte del consigliere Udc Ernani Venuti che, pur apparendo la nota semi stonata del coro, tuttavia ha voluto lanciare un input: “Non mi sono associato – ha spiegato – perché non vorrei che, forte delle approvazioni ricevute, calasse poi la soglia di attenzione”. Nessuna pregiudiziale ma perplessità e soprattutto preoccupazioni legittime: “Io stesso ho preso atto della grande competenza mostrata dall’assessore e sostengo l’opzione della società a capitale pubblico. La gestione pubblica va benissimo ma stiamo ben attenti perché, quando si parla di rifiuti – sia la gestione pubblica o privata – la trasparenza non è mai troppa e i risultati non sempre scontati. Potremmo trovarci in futuro a dover affrontare problemi che oggi ancora non siamo in grado di valutare con la dovuta attenzione. Ecco perché a tal proposito diventa emblematica la funzione dell’amministratore unico che nell’assolvimento delle sue mansioni dovrà essere supportato da un comitato ristretto di persone qualificate. Sarebbero loro il vero braccio operativo su cui far leva per ottenere l’efficacia e l’efficienza del dispositivo. Perché ciò che in linea teorica appare perfetto, potrebbe perdersi nell’applicazione pratica. E questo non lo possiamo permettere”.
Anche per questo, e in quanto componente della IV Commissione Ambiente, Venuti accoglie di buon grado il controllo che la Provincia dovrà effettuare sull’operato della società e del suo Cda. “Un controllo – chiarisce – né ‘pletorico’ né ridotto ad una sola persona. Insomma, né una forma di dittatura, né un coinvolgimento dell’intero consiglio che creerebbe troppa confusione. Un organismo composto da pochi e qualificati membri, rappresentativi di tutte le forze politiche”. E proprio partendo da questa premessa, l’incarico, così come qualcuno ha già proposto, potrebbe essere affidato proprio alla Commissione Ambiente che ha già mostrato interesse e disponibilità.
Redazione Irpinia
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