Rifiuti: Romano Prodi firma l’ordinanza, riapre Difesa Grande?

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Alle 19.36 è stato battuto il primo lancio di agenzia in merito alla questione rifiuti. Per fronteggiare l’emergenza in Campania, il Presidente del Consiglio Romano Prodi ha firmato l’ordinanza con la quale si prevede che “…il Commissario di Governo, di intesa con il Presidente della Regione Campania e con i Presidenti delle Province interessate, possa individuare le discariche di servizio nel territorio della stessa regione”. Nell’ordinanza, almeno per quanto ci è dato sapere, non si fa riferimento alle località dei siti ma sappiamo bene ormai da giorni che ad aprire i battenti saranno, per quanto riguarda l’Irpinia Difesa Grande dopo due anni dalla chiusura, mentre per il napoletano sarà quella di ‘Settecainate’ a Giugliano e per il nolano, ‘Paenzano 2’ a Tufino. Una riapertura necessaria in quanto così sarà possibile liberare i magazzini di stoccaggio degli impianti di Cdr ma anche per consentire la ripresa regolare della raccolta dei rifiuti lungo le strade. Nelle discariche, che saranno individuate, potranno essere conferiti sia rifiuti urbani che rifiuti speciali non pericolosi. Secondo quanto previsto dall’ordinanza potranno essere utilizzate anche le discariche ‘in fase di gestione post operativa’, a condizione che residuino volumetrie per l’ulteriore conferimento dei rifiuti urbani e speciali non pericolosi, ed al fine di garantire la messa in sicurezza. Inoltre, per uscire dall’emergenza rifiuti in Campania si punterà sulla raccolta differenziata: nell’ordinanza firmata, Prodi ha previsto uno stanziamento di 43milioni di euro e le attività saranno delegate ai Consorzi di bacino. L’ordinanza prevede inoltre una maggiorazione delle tariffe di smaltimento – 0,018 euro a chilogrammo – a partire da oggi per quei comuni della Regione Campania che alla data del 31 dicembre scorso non hanno raggiunto una percentuale di raccolta differenziata pari ad almeno il 35 per cento su base annua. Inoltre il Commissario delegato “…è autorizzato a rimodulare la tariffa nel caso di mancata individuazione delle discariche in ambito regionale o provinciale, con la possibilità di variare la stessa anche per singola provincia”.

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