Rifiuti, polo formativo nell’ex mattatoio. E potrebbe arrivare anche l’isola ecologica di Campo Genova

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Marco Imbimbo – All’ex mattatoio non verrà realizzata una semplice isola ecologica, ma un vero e proprio polo formativo per la raccolta differenziata. L’idea, nata dal precedente assessore all’ambiente, Augusto Penna, sta andando avanti.

Ieri mattina si è tenuto un tavolo tecnico a Palazzo di Città proprio sull’argomento. All’incontro, inoltre, è venuta fuori anche un’altra ipotesi: trasferire l’isola ecologica da Campo Genova all’ex mattatoio.

Resta ancora, appunto, un’ipotesi mentre il polo formativo è pronto a diventare realtà, d’altronde i fondi già ci sono.
All’interno dell’ex mattatoio si svolgeranno attività legate alla raccolta differenziata, dalla sensibilizzazione fino a una vera e propria dimostrazione su come avviene il processo differenziazione dei rifiuti, compreso tutti i rischi per salute e ambiente legati alle cattive abitudini.

Oltre al polo formativo, nell’ex mattatoio potrebbe sorgere la nuova isola ecologica che, al momento si trova a Campo Genova. L’ipotesi sarebbe venuta fuori al tavolo tecnico, anzi sembra più il bisogno di trovare una soluzione a un problema che si presenterà a breve: l’isola ecologica dovrebbe traslocare da Campo Genova.

La struttura si trova là grazie a deroghe al piano regolatore perché, in realtà, quell’area è destinata ad altri uso come quello residenziale e commerciale. Tra qualche mese questa deroga scade e non è detto che l’amministrazione Ciampi la rinnovi. A quel punto l’isola ecologica sarà costretta a traslocare e l’idea è quella di unire polo informativo e isola ecologica, quindi realizzare nella stessa struttura sia un centro di raccolta dei rifiuti che un’area destinata alla formazione e sensibilizzazione sulla raccolta differenziata.

Sempre in tema di rifiuti, da Palazzo di Città si preparano all’installazione degli ecobox. Le strutture sono già arrivate dalla Regione Campania e sono sette in totale. Si tratta di raccoglitori di rifiuti che si aprono tramite scheda elettronica, da consegnare alle famiglie avellinesi. I cittadini, oltre al porta a porta, potranno utilizzare anche gli ecobox per conferire i rifiuti in eccesso (tranne l’umido). Verranno dislocati in vari punti della città, ma prima di farlo, a piazza del Popolo stanno predisponendo un piano per la sorveglianza tramite telecamere. Dal Comune, infatti, vogliono evitare che gli ecobox vengano trasformati in mini discariche a cielo aperto, come accadeva con i cassonetti dei rifiuti prima che il porta a porta li mandasse in pensione.

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