Sulla discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 90 del 2008 circa l’emergenza rifiuti nella regione Campania si è pronunciato alla Camera dei Deputati l’onorevole irpino Francesco Pionati. Nel suo intervento l’esponente dell’Udc ha innanzitutto ringraziato: “I militari che nella discarica di Pustarza, nella mia provincia, in Irpinia, hanno impedito di stoccare rifiuti parzialmente radioattivi”. Ma ha poi precisato: “Questa è contemporaneamente una buona ed una cattiva notizia. Una buona notizia, perché è stato evitato uno scempio, anche per la salute delle persone; una cattiva notizia, perché ciò ci fa immaginare cosa vi fosse nelle discariche della Campania, quando non vi erano tali controlli”. Sul progetto proposto dal governo Berlusconi ha spiegato che si tratta di un valido intervento che dopo quindici anni “…tenta di portare la Campania fuori dal Medioevo per riconsegnarla all’età moderna”. Pionati si è espresso inoltre sul provvedimento, giudicato ‘perfettibile’. “Stiamo facendo di tutto, anche in Commissione – ha sottolineato – per portare il Governo e la maggioranza su una posizione di ragionevolezza rispetto ad alcune indicazioni integrative che stiamo proponendo mediante emendamenti e ci sono, soprattutto, a mio avviso, due ombre che vanno dissolte attraverso il dibattito e il confronto parlamentare. La prima ombra riguarderà la risposta del nostro Governo ai rilievi preannunciati dall’Unione europea. La seconda ombra che, a mio parere, va dissolta è quella relativa alla ‘superprocura’. Sicuramente si creerebbe un precedente difficile da spiegare, da giustificare e da gestire”. E quindi il suggerimento: “Dialogo e opera di convincimento di comunità e amministrazioni locali. Si dice il vero – ha osservato – quando si sostiene che la camorra agita la piazza, ma non esiste solo la camorra. Ricordo che quando ad Ariano Irpino si trattò di lottare per evitare l’ennesima riapertura di una discarica che, come al solito, Bassolino aveva considerato definitivamente esaurita (quella di Difesa Grande), in piazza c’era il vescovo di Ariano: onestamente, mi pare difficile immaginare che vi sia una connessione tra il vescovo di una città così nobile per tradizione civile e culturale e la camorra”. Non ha dubbi, infine, Pionati sull’obiettivo finale: la provincializzazione del ciclo dei rifiuti. “Bisogna far capire – ha concluso – che ogni provincia, piccola o grande che sia, deve attrezzarsi per completare al proprio interno il ciclo dei rifiuti. È qui che, secondo me, sta anche una delle chiavi di lettura del malessere: se si punta, solo per un problema di minore densità di popolazione, su una zona della regione, come l’Irpinia, che ha puntato tutte le sue carte residue di sviluppo economico sulla valorizzazione del territorio, sulle risorse enogastronomiche e sul turismo, come ad una maxi discarica della regione, è chiaro che, prima o poi, l’insurrezione c’è, la reazione, anche violenta, c’è”.
Redazione Irpinia
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