Rifiuti – Morra (Fi): “Insistere su Savignano è veramente troppo”

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“Pensare che dopo quanto accaduto a Difesa Grande, con questi ultimi venti giorni di fuoco che si sono aggiunti al disagio patito per oltre dieci anni, si possa continuare a portare i rifiuti a pochi metri di distanza in località Ischia mi sembra veramente troppo. Una zona della Campania sta sopportando il peso della emergenza dal 1994 e sarebbe ora che il commissario Guido Bertolaso e il governo prendessero atto che Ariano Irpino e Savignano sono aree già ampiamente sfruttate per lo smaltimento dei rifiuti e che non possono essere ancora sacrificate”. Non ha dubbi il senatore Carmelo Morra di Forza Italia, che sta preparando la manifestazione di domani mattina a Panni. “Voglio dire che il sito di località Ischia, scelto dall’amministrazione provinciale di Avellino, non è assolutamente idoneo perché non è una cava e non è interessato alla ricomposizione morfologica come vogliano far credere – aggiunge il senatore pugliese – anzi, per poter smaltire i rifiuti, dovranno rimuovere 150.000 mcq. di argilla, sostituendola con 300.000 mcq. di immondizia. A me sembra tutto assurdo. La zona è stata ritenuta dall’autorità di bacino della Puglia ad altissimo rischio idrogeologico, non a caso è stata indicata come area “pg3″, pertanto io spero che Bertolaso e il governo ripensino al testo dell’articolo 1 del decreto legge che è in corso di conversione alla camera. E’ vero che l’emendamento approvato al senato fa divieto assoluto di realizzare altre discariche nel territorio di Ariano Irpino, ma occorre notare che la nuova discarica, in pratica, sorgerebbe al confine con quel comune e, in particolare, proprio con Difesa Grande – sottolinea ancora il senatore Morra – quindi avremmo due grosse discariche in un fazzoletto di terra, rispetto a tutto il territorio regionale. C’è, inoltre, un altro problema relativo alla collocazione dello sversatoio al confine tra la Campania e la Puglia: trattandosi di impianti che potrebbero arrecare danno ambientale per le zone confinanti ho fatto inserire un emendamento, che prevede l’obbligo di sentire il presidente della Regione confinante prima di progettare strutture che riguardano lo smaltimento dei rifiuti e, naturalmente, fino a questo momento non risulta che la Regione Campania e la Provincia di Avellino abbiano chiesto un parere ai colleghi della Puglia. Insomma, conclude Morra – ci opporemo perché siamo sicuri della inidoneità del sito sul piano tecnico e delle ragioni etiche e morali manifestate dalla popolazione”.

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