Rifiuti e cemento selvaggio, più reati in Irpinia che nel casertano

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Avellino – La Campania si conferma maglia nera a livello nazionale anche nel ciclo dei rifiuti: è la regione con il più alto numero di reati accertati in questo settore, 953, quasi il 17% sul totale nazionale con 115 persone tra denunciate e arrestate e 412 sequestri. La classifica regionale vede la provincia di Napoli maglia nera con 538 infrazioni, segue Salerno con 179. Terza la provincia di Avellino con 113, segue Caserta con 68 e Benevento con 55. Ma ecomafia in Campania non riguarda solo i rifiuti.
A confermarlo è il Rapporto Ecomafia 2014 di Legambiente. Ed il primato vale sia per il ciclo illegale del cemento che quello dei rifiuti. Un dizionario dell’ecocidio che si ripete da 20 anni. Un elenco di abusi, di cemento, di veleni, di territorio martoriato, di clan che fanno affari. “L’ecomafia – denuncia Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania – è sempre lo stesso mostro che continua a mordere il paese e a ucciderne la bellezza. Troppo pericolosamente, come raccontiamo da più di 20 anni. E mentre comincia a mostrare qualche segno di cedimento, per merito di un’attività repressiva costante, nonostante i limiti di personale e risorse, e un’opinione pubblica oggi più attenta e consapevole dei rischi, la classe politica di casa nostra rimane pericolosamente immobile. Le pagine di questa nuova edizione di Ecomafia lo dimostrano drammaticamente. Senza una lotta efficace contro le varie forme di criminalità ambientale non ci potrà mai essere nessuna svolta green in Campania, né il rilancio della nostra economia sotto il segno dell’efficienza, dell’innovazione e della sostenibilità”.

LA CEMENTO SPA IN CAMPANIA – In Campania l’intreccio tra camorra e politica è un impasto di cemento. Licenze edilizie fantasma, ordinanze di demolizione nascoste nei cassetti, piani regolatori e appalti truccati, abusivismo. Leggendo i decreti di scioglimento dei comuni per infiltrazione mafiosa si compone il mosaico della “Cemento Spa”, che in dieci anni ha realizzato circa 60mila case abusive, pari a oltre nove milioni di metri quadrati di superficie cementificata. Un assegno in bianco da mettere nella cassaforte dei clan e una manna per i colletti bianchi del mattone. I numeri delle forze dell’ordine sono un’ulteriore conferma: con 838 reati accertati (oltre il 15% del totale nazionale), 952 persone denunciate e 300 sequestri, la Campania guida la classifica nazionale dei reati legati al ciclo del cemento. La provincia di Napoli, con 350 infrazioni, 406 denunce e 199 sequestri detiene la leadership assoluta. Segue Salerno con 203 infrazioni, 238 denunce e 54 sequestri. Terza la Provincia di Avellino con 159 infrazioni , 189 denunce e 16 sequestri. Chiudono la provincia di Caserta con 77 infrazioni, 79 denunce e 22 sequestri e Benevento con 49 sequestri, 40 denunce e 9 sequestri.

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