Rifiuti e cave dismesse: De Luca interroga il ministro Prestigiacomo

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Bonificare le cave abbandonate o dismesse della Campania e valutare l’opportunità di utilizzarle per inerti e rifiuti trattati come soluzione alternativa alle discariche nella fase di risoluzione dell’emergenza rifiuti in corso nella regione. Questi i punti nevralgici dell’interrogazione che il senatore del Pd Enzo De Luca ha presentato al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Stefania Prestigiacomo.
Sottoscritta anche dai senatori del Pd Roberto Della Seta, Francesco Ferrante, Luigi Zanda, Alfonso Andria, Teresa Armato, Anna Maria Carloni, Franca Chiaromonte, Maria Fortuna Incostante e Adriano Musi, l’interrogazione, che mette in evidenza l’importanza di predisporre un piano di bonifica complessiva per i SIN (Siti di interesse nazionale) anche nel resto del Paese, parte dalla premessa che in Campania il recupero ambientale delle cave, “… necessità ineludibile stante le condizioni in cui versa l’ambiente dell’intera regione, afflitto da un cronico abusivismo diffuso” è fermo al palo, “… nonostante gli impegni assunti a più riprese, ma sempre disattesi, del Governo”.
Da uno studio effettuato dai tecnici della Regione Campania nell’ambito della predisposizione del Piano Regionale delle Attività Estrattive (P.R.A.E.) è emerso che in Campania su 1.501 cave 264 sono attive, mentre 1.237 sono abbandonate, abusive o dismesse. Di qui, “… visto che l’emergenza rifiuti in regione Campania non è conclusa, come dimostrano i recenti fatti di cronaca avvenuti a Napoli e a Terzigno”, i firmatari chiedono al Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Ambiente se intendono valutare la possibilità di ricorrere a soluzioni alternative alle discariche esistenti per il deposito dei rifiuti della regione Campania e predisporre un piano per utilizzare i siti abbandonati o dismessi presenti sul territorio regionale.
De Luca, vicepresidente della Commissione bicamerale di inchiesta su rifiuti e illeciti, aveva già presentato la proposta di utilizzare le cave abbandonate o dismesse della Campania per gli inerti e i rifiuti trattati con un ordine del giorno approvato dal Senato all’unanimità il 9 luglio 2008 ma mai attuato. “Così si centrano due obiettivi: recupero ambientale dei siti e contrasto alla criminalità organizzata, infiltrata nella gestione del ciclo dei rifiuti in Campania – conclude De Luca – Il piano per la bonifica è indispensabile. Per risolvere la crisi dei rifiuti serve una visione complessiva del Governo, che tenga presenti anche le direttive europee del “pacchetto clima 20-20-20”. Senza questo programma complessivo c’è il rischio che, a breve, crisi come quella campana esplodano in altre regioni del Mezzogiorno”.

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