La Regione Campania finanzierà con 222 milioni di euro la realizzazione di 12 nuovi impianti di compostaggio più l’ampliamento dell’impianto già esistente a Salerno, il revamping di San Tammaro e l’adeguamento di quattro Stir.
Lo ha annunciato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca al termine della riunione con i sindaci che avevano risposto positivamente alla manifestazione d’interesse della Regione.
I nuovi impianti sorgeranno a Napoli Est, Afragola, Pomigliano, Marigliano, Cancello Arnone, Maddaloni, Rocca d’Evandro, Casal di Principe, Conza della Campania, Chianche, Fisciano, Castelnuovo Cilento.
Verranno poi adeguati al compostaggio gli stir di Tufino, Giugliano, Battipaglia e Casalduni, oltre all’ampliamento dell’impianto di compostaggio di Salerno e all’ammodernamento dell’impianto di San Tammaro.
SCOPPIA LA POLEMICA – I cittadini che volessero protestare contro la realizzazione degli impianti di compostaggio in Campania “… possono farsi un week-end a Salerno, così vedono le luci d’artista e anche che davanti all’ingresso dell’impianto già attivo non c’è nessuna emissione”.
Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca rispondendo alle domande dei cronisti alla presentazione del piano per la realizzazione degli impianti di trattamento dei rifiuti organici.
Intanto, questa mattina le comunità irpine di S. Andrea di Conza e di Conza della Campania sono state in presidio al Comune di Conza per incontrare il sindaco Vito Cappiello, al fine di pretendere che ritirasse la propria candidatura per la costruzione dell’impianto di compostaggio.
Nell’aula consiliare di Conza i cittadini hanno però incontrato solo l’assessore all’ambiente Vito Farese poichè il sindaco era presente a Napoli per la presentazione del Piano Rifiuti.
A Farese, i cittadini hanno ribadito “… assoluta contrarietà” rispetto all’iniziativa.
“Non crederemo a nessuna rassicurazione da parte delle istituzioni fino a quando non avremo la certezza che l’impianto a Conza non si farà. La nostra battaglia continua. Sono le comunità a decidere del proprio territorio!”, hanno detto i manifestanti.