RiEvoluzione Irpina, Parolise: un ponte tra gli eventi

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Se sei qui è perchè hai a cuore la tua terra: l’Irpinia.

Infatti, la rubrica RiEvoluzione Irpina nasce proprio per portarvi a conoscere e a valorizzare il territorio irpino, attraverso paesi e paesaggi, tradizioni, eventi e le comunità dalle quali tu che ci stai leggendo resterai affascinato/a.

Però, tutto questo non da soli, ma con la guida di Roberto D’Agnese, custode e divulgatore della tradizione popolare che non ha mai smesso di effettuare ricerche attente legate al territorio e alle storie tramandate.

Cosa leggerai nella rubrica:

  • Parolise: un ponte tra gli eventi
  • Evento PAROLISE IN BORGO

Siamo pronti!

Oggi, Cinzia e Roberto vi portano a Parolise (AV), in compagnia di Antonio Ferullo, Sindaco di Parolise e Luca Fabrizio, presidente della Pro Loco di Parolise.

Parolise: un ponte tra gli eventi

Cinzia. Ci troviamo in un borgo della provincia di Avellino che sorge in mezzo a due Valli, quella del fiume Sabato e quella del fiume Calore. La comunità ospita circa 642 abitanti chiamati “Parolisani”. Stiamo parlando di un Comune che rappresenta un “ponte tra gli eventi”, vuoi sapere il perchè? Sentiamo Roberto D’Agnese.

Roberto.  Sì, Parolise è un paese che nell’immaginario collettivo irpino è conosciuto principalmente per il suo ponte, che spesso viene chiuso o ridotto nella sua circolazione per manutenzione. Posso portarvi l’esempio dell’ultima volta che fu bloccato, era il periodo di sagre importanti in Alta Irpinia e si sono creati ingorghi chilometrici per una strada che è nevralgica per collegare l’Alta Irpinia, un punto di comunicazione che fa da rete tra un paese e l’altro.

Cinzia. Sindaco, un borgo come il vostro che ha a disposizione una struttura di comunicazione del genere, ma a volte si registrano dei disagi. Come si potrebbe rimediare per far vivere questa meravigliosa terra? La colpa è davvero tutta della politica?

Antonio. Il borgo di Parolise rappresenta l’anima della nostra terra e ogni scorcio, ogni angolo, narra storie meravigliose tramandate dai nostri avi, è un museo a cielo aperto.
Il ponte, tanto dibattuto a causa dell’inevitabile impatto ambientale, rappresenta l’unione, la sinergia, il collegamento, fondamentale per lo sviluppo socio economico dei nostri territori. Certamente necessita di continua manutenzione per la salvaguardia della sicurezza di chi transita e delle aree sottostanti, ossia una parte del centro abitato di Parolise, naturalmente gli interventi dovuti spesso sono lunghi e creano evidenti disagi. A mio parere si dovrebbe insistere sulla programmazione e sull’ottimizzazione dei suddetti interventi, riducendo i tempi di esecuzione, prevedendo più turni giornalieri.
La politica potrebbe fare sicuramente di più, come già tante volte si è discusso e programmato, ossia un intervento edilizio radicale per l’intero tratto “Pianodardine – Parolise” con la dislocazione del viadotto dal centro abitato, principalmente a salvaguardia della salute dei cittadini.

Cinzia. Luca, come vedi abbiamo definito Parolise “un ponte tra gli eventi”, ecco, quali sono gli eventi che tengono “viva” Parolise?

Luca. Parolise è una piccola comunità. Nella maggior parte dell’anno, specie nei mesi invernali, si traveste in un paese fantasma. Ed è con i vari eventi che si susseguono durante l’anno, che si vede una buona partecipazione e una voglia di aggregazione. Ed è su questo che noi della Pro Loco puntiamo per “ravvivare” il nostro paese. Si va dal cinema all’aperto, a manifestazione ludiche dedicate ai più giovani, ai tornei di carte a manifestazioni enogastronomiche, rappresentazioni teatrali.

 

Evento PAROLISE IN BORGO

Cinzia. Tra i tanti appuntamenti che renderanno partecipi i Parolisiani, quest’anno torna per la sua sesta edizione Parolise in Borgo. Roberto, l’importanza delle tradizioni quanto può incidere per far “rinascere” una comunità?

Roberto. La tradizione popolare può “riattivare” le comunità, così come può riattivare le nuove generazioni. La tradizione nei posti in cui è viva, si è aggiornata, quindi ha seguito il passo dei tempo moderni, è rimasta viva e aiuta i giovani a creare dei riferimenti. Perchè la tradizione popolare, oltre ad essere un appuntamento ludico, è anche un riferimento nella vita di un essere umano andandone a scandire il tempo. Possiamo parlare di rinascita se è resa produttiva, senza toccare i canoni antropologici della tradizione, aggregando un turismo culturale e di conseguenza economia alla comunità, con operazioni fatte su uno studio.

Cinzia. E’ fondamentale dare il giusto risalto al proprio territorio, ma quale dovrebbe essere il ruolo di un’istituzione?

Antonio. Parolise e i comuni limitrofi già da tempo operano in sinergia da un punto di vista amministrativo, attraverso la condivisione di idee, progetti, servizi. Fare rete è fondamentale per favorire soprattutto lo sviluppo turistico. Il nostro comune ha aderito al progetto D.M.O. (Destination Menagement Organization) Irpinia, insieme ad altri comuni, per la promozione del territorio e della filiera turistica.

Cinzia. Un territorio che custodisce quelle che sono le proprie tradizioni. Quali sono quelle dei Parolisani?

Luca. Tradizioni molto sentite dei Parolisani sono legate ai prodotti che la terra ci dona, in particolare ci sono degli ottimi vigneti, noccioleti e castagni. Molto sentite sono le tradizioni religiose. In particolare la comunità è devota al suo Protettore San Rocco che si festeggia il 16 agosto, e al Sangue Preziosissimo di Nostro Signore che si festeggia la prima domenica di Luglio.

Cinzia. Luca, restando sempre nel mondo delle tradizioni, l’evento Parolise in Borgo cosa vuole trasmettere e come si struttura?

Luca. I motivi che ho appena descritto: in primis convivialità, e dove se non davanti ad una prelibatezza ed a un buon bicchiere di vino? Nel 1989 io, insieme ad un gruppo di amici, fummo autori della prima Sagra del fusillo (piatto tradizionale di Parolise) e della Porchetta, portata avanti dai vari comitati festa che si sono avvicendati nel corso degli anni, purtroppo dal Covid non è stata più riproposta. Con questa manifestazione, inoltre, si mettono in risalto degli scorci molto belli, che, nella quotidianità, a volte, passano inosservati, gli stand che propongono piatti tipici si diramano lungo il nostro piccolo centro storico.

Cinzia. Roberto, come RiEvoluzionare la nostra terra?

Roberto. In Irpinia c’è ancora una mancanza di comunicazione in sinergia, continua questa sfida tra campanili. Sicuramente l’organizzazione della comunicazione e pioanificazione degli eventi potrebbero portare a risultati migliori, sperimentati già in piccole rose, però potrebbe essere impiantata su larga scala e diventare un momento importante. Ecco, una Rievoluzione Irpina, partendo dalla tradizione popolare, che a mio avviso in Irpinia, ma in tutta la Campania è sottovalutata.

Cinzia. Chiediamolo anche ai protagonisti del territorio.

Antonio. Tale quesito rappresenta una sfida impegnativa perché richiede impegno e perseveranza ed è un progetto realizzabile a medio-lungo termine, coinvolge i settori: edilizio, socio-economico, servizi scolastici, socio-sanitari, etc. e noi ci stiamo lavorando in continuità per garantire un futuro che soddisfi le aspettative dei nostri giovani.

Luca. Semplicemente “trattenendo” i giovani senza spegnere i loro sogni.

Grazie!

FONTI: Pro Loco Parolise, Comune di Parolise.

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