“Ridiamo dignità a Piazza Castello”, Cipriano plaude alle iniziative del Commissario Priolo

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«Ci fa piacere sapere che alcune istanze che portiamo avanti siano state accolte dal commissario Priolo, come nel caso di Piazza Castello e della bretella per il collegamento di corso Umberto I con via Circumvallazione». Così Luca Cipriano, candidato sindaco della coalizione di Centrosinistra composta dalle liste “Mai più”, “Avellino più”, “Laboratorio Avellino” e “Partito Democratico”, commenta la decisione dell’Ente di piazza del Popolo di avviare l’iter per la realizzazione di una strada di collegamento che attraversi il piazzale antistante il Castello per congiungere via Circumvallazione con Corso Umberto I.

«La realizzazione di una bretella non può risolvere del tutto il problema di piazza Castello, ridotta in questo stato da oltre 7 anni di lavori, transenne e degrado che hanno portato alla chiusura di molte delle attività commerciali che gravitavano attorno al Teatro Gesualdo, ma almeno può consentire a commercianti e residenti di uscire dall’isolamento forzato – spiega Cipriano – I prossimi passi sarà quelli di eliminare le transenne e le recinsioni dalla piazza, chiudere il cantiere in tempi brevi e ridare dignità a tutta l’area. Piazza Castello deve tornare ad essere la piazza dei grandi eventi di Avellino. Come tra l’altro si faceva già in passato. Prima che il piazzale diventasse un cantiere infinito».

«Mi piace, infine, sottolineare che la riapertura di un corridoio carrabile per riconnettere corso Umberto con via Circumvallazione ha visto l’impegno costante di tanti commercianti e residenti della zona, a cominciare dal nostro candidato Rino Lucadamo, che si è fatto promotore della richiesta avanzata al commissario prefettizio, Giuseppe Priolo», conclude Cipriano.

«Voglio ringraziare il commissario Priolo e il funzionario comunale Gaetano D’Agostino per aver accolto la richiesta da me sottoposta a nome dei commercianti e residenti della zona – sottolinea Lucadamo, candidato nella lista di Mai Più – Mi auguro che questa bretella venga aperta quanto prima. È ormai da troppo tempo che siamo costretti a convivere con questo cantiere e questo stato di isolamento. La bretella può restituire un po’ di ossigeno a chi vive e lavora nell’area».