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Ricerca, nel Mezzogiorno primeggia l’Università di Salerno

L’università «generalista» più attiva nella ricerca è la Ca’ Foscari di Venezia, mentre a fondo classifica si incontrano Lecce, Campobasso e Catania: anche nel Mezzogiorno, però, non mancano gli atenei molto “produttivi”, tra i quali primeggia Salerno, mentre tra i politecnici Bari supera di un soffio quello di Torino.

A raccontarlo sono i dati definitivi della nuova «Vqr», che dietro uno dei più cacofonici fra gli acronimi che costellano la vita quotidiana delle università nasconde un pilastro della gestione del mondo accademico: la valutazione periodica sulla «qualità della ricerca», in base alla quale l’Agenzia nazionale di valutazione (l’Anvur, tanto per continuare con le sigle) assegna le pagelle ai dipartimenti e il ministero distribuisce larga parte del finanziamento «incentivante», cioè la quota di fondi statali assegnati in base ai risultati nella ricerca, appunto, e nella didattica.

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