Terminato il periodo di festività natalizie, la riapertura delle scuole torna a essere il tema principale del dibattito pubblico. La Campania, in particolare, è la regione che ha adottato la linea più intransigente per quanto concerne la didattica in presenza.
Linea che viene sposata totalmente dal Saues, Sindacato Autonomo Urgenza ed Emergenza Ospedaliera, che rappresenta i medici del 118 e di Pronto Soccorso ospedaliero. “Gli alunni sono latori dell’infezione – afferma, ai microfoni di Inews24.it, il presidente nazionale Paolo Ficco – e sono maggiormente contagiosi, rispetto al resto della popolazione, perché i bambini sono, nella maggior parte dei casi, paucisintomatici o asintomatici”.
“Abbiamo fatto una ricerca – prosegue Ficco – per la quale la curva di risalita dei contagi si è verificata a novembre 2020: in concomitanza con la riapertura delle scuole, avvenuta a settembre. E’ da escludere che la causa della risalita dei contagi in novembre sia da attribuire al periodo estivo: se i contagi fossero avvenuti in agosto, avremmo dovuto assistere a una risalita a fine settembre o inizio ottobre. Invece, come ripeto, sono avvenuti in novembre”.
Secondo il presidente del Saues, è irrealistico pensare che si possano tenere lezioni in presenza nel rispetto delle normative di sicurezza: “I dispositivi di protezione personale sono importantissimi. Il problema è che i bambini, soprattutto quelli di prima e seconda elementare, è difficile possano tenere la mascherina per ore intere, così come previsto dalle normative. È irrealistico pensare che si possano tenere lezioni in completa sicurezza. Noi siamo completamente contrari alla riapertura delle scuole”.