Retrogaming, perché piace così tanto?

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Vi è mai capitato di dover fare un trasloco o di affrontare le tanto temute pulizie di primavera? Se così dovesse essere, allora, è molto probabile che vi siate ritrovati inondati di scatoloni, oggetti di cui non ricordavate neanche il possesso ed anche una tonnellata di ricordi.

 

Se poi tale operazione di sgombero è andata ad interessare delle zone “calde” della casa in fatto di accumulo, come soffitta, cantina, ripostiglio o garage, allora è facile che vi siate trovati tra le mani uno scatolone polveroso pieno di autentiche meraviglie appartenenti ai tempi della vostra spensierata infanzia.

 

Vecchi fumetti oramai introvabili, giocattoli che oggi sono oggetti da collezione, album di figurine di calciatori d’annata e, naturalmente, dei videogiochi di qualche tempo fa che ora sono diventati dei pezzi particolarmente ricercati dai collezionisti e dagli appassionati di retrogaming. Appunto, il retrogaming, ma perché piace così tanto?

 

Qualche tempo fa vi avevamo accennato come, il retrogaming, sia diventato una scommessa particolarmente interessante al pari di chi tenta la fortuna confrontando le quote in tempo reale e molte aziende videoludiche se ne sono rese conto!

 

Vi basti pensare che molti giochi di adesso, come Loop Hero, Shovel Knight e per alcuni versi persino il tanto chiacchierato Minecraft, riprendono una grafica ed alcune modalità di gioco in vecchio stile badando bene, però, di riadattare il tutto per un contesto più moderno e tecnologico. Anche e soprattutto perché questi titoli sono diventati cross gen, ovvero, si possono giocare sia su PC che su tutte le varie console, portatili e non, di oggi.

 

Un altro punto di forte interesse da parte delle aziende del settore per chi adora i titoli retrò, in primis la cara Nintendo, è stato il portare sul mercato delle versioni in miniatura delle console a 8 e 16 bit anche se, a conti fatti, è stato più redditizio proporre dei servizi online che consentissero agli utenti di scaricare i giochi preferiti della loro infanzia.

 

Ma torniamo ai giocatori di oggi, perché continuano a preferire quei giochi? Prima di tutto perché l’effetto nostalgia è sempre una carta vincente e fa sempre piacere rigiocare a vecchi titoli su delle console più potenti, ma non è certo finita qui.

 

Visto che sono degli adulti, oggi tali videogiocatori possono finalmente permettersi anche tutti quei giochi che prima hanno visto solo in sala giochi o dagli amici. Certo, magari oggi il tempo è inferiore rispetto a quando si era bambini, ma qualche oretta ce la si riesce sempre a ritagliare in un modo o nell’altro.

 

Un altro addendo che concorre in questa equazione è anche il fattore moda perché, inutile dirci bugie, il retrogaming è tornato di gran voga grazie a tutti questi punti appena esplicati. Ah, a proposito è quantomai opportuno citarne un altro punto leggermente più “venale”.

 

Se vi fate un giro su eBay, Amazon, negozi virtuali, mercatini dell’usato et similia, allora, sarà molto facile notare come alcune cartucce e CD di gioco valgono un più che discreto mucchio di quattrini. Alcuni esempi? Cercate il valore di una cartuccia originale di Super Mario Bros e poi fateci sapere!