Rete #Welcome, i sindaci dell’Irpinia e del Sannio uniti contro Salvini: “Manifestiamo il nostro aperto dissenso”

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I Sindaci della Rete dei Piccoli Comuni del #Welcome della provincia di Benevento e di Avellino ancora uniti contro il Decreto Salvini. In un comunicato diffuso dai Sindaci di Baselice, Castelpoto, Chianche, Molinara, Petruro Irpino, Roccabascerana, San Bartolomeo in Galdo e Santa Paolina, i primi cittadini si schierano “in solidarietà al dolore, alla fatica ed al grido di speranza delle popolazioni migranti”.

L’intento della Rete #Welcome è quello di trovare al più presto una soluzione concreta “tra il corretto esercizio del dovere di accoglienza dello Stato Italiano sancito dalla Carta Costituzionale, i diritti civili riconosciuti dall’ordinamento giuridico e le risorse del welfare disponibili per i Comuni, si dichiarano apertamente contrari alle norme del cosiddetto ‘Decreto Sicurezza’, oggi legge 113/2018″.

Nel comunicato, i sindaci fanno seguito alle preoccupazioni espresse dal Sindaco di Bari, Antonio De Caro, Presidente Anci: “Se ai migranti presenti nelle nostre città non possiamo garantire i diritti basilari assicurati agli altri cittadini, né, ovviamente, abbiamo alcun potere di rimpatriarli, come dovremmo comportarci noi sindaci? Inoltre da quando si è deciso di chiudere i centri Sprar, che distribuendo su tutto il territorio nazionale il flusso migratorio assicuravano un’accoglienza diffusa, anticamera di una necessaria integrazione, alcune città hanno visto un aumento considerevole di stranieri nei centri Cas e Cara, a gestione ministeriale”.

Rimanendo alle parole di De Caro, i sindaci sottolineano come si sia interrotto un percorso virtuoso di accoglienza e integrazione, mentre si è “favorito l’aumento di tensioni sociali nelle comunità di riferimento”.

“I nostri Piccoli Comuni del #Welcome – proseguono i primi cittadini – avevano partecipato alle sedute della Commissione immigrazione ANCI riunite ad hoc per proporre emendamenti al Decreto nella sua fase di conversione in Parlamento, ma le osservazioni di noi Sindaci non sono state recepite in nulla dal testo legislativo approvato”.

Come dichiarato dal presidente della Commissione, Matteo Biffoni, a nome di tutti i rappresentanti: “I Sindaci erano già allora consapevoli che applicare quelle norme avrebbe significato far diventare formalmente ‘invisibili’ persone che sui territori vivono e che in futuro torneranno a rivolgersi ai Comuni”.

“Per queste ragioni – conclude la nota – manifestiamo il nostro aperto dissenso all’applicazione della legge 113/2018 e ne chiediamo urgentemente una attenta revisione. Inoltre facciamo appello al Governo Italiano di voler accogliere i 49 profughi che si trovano tuttora a bordo di navi nel Mediterraneo dichiarando l’ospitalità immediata presso i nostri SPRAR, dove gli attuali posti liberi superano complessivamente quel numero”.