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Repole: “Il Pd nazionale ci dica come andare avanti. Donne sindaco? Crescita della democrazia”

Rosanna Repole

“Al punto in cui siamo bisogna aspettare la Direzione nazionale: il Pd faccia un’analisi seria e approfondita di quanto accaduto alle elezioni amministrative. In questo quadro occorre capire cosa si vuole fare delle province che sono nella condizione come quella in cui si ritrova il Pd irpino affinché si ritorni presto alla possibilità che delle persone si prendano in carico a tempo pieno la responsabilità della vita del partito, ringraziando i 4 del direttorio che hanno svolto una funzione importante finora. Adesso bisogna capire come si intende andare avanti.”

Così Rosanna Repole, sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi e riferimento del Pd provinciale sull’attualità politica che coinvolge Via Tagliamento ed i vertici romani dopo l’esito non felice dei ballottaggi  per il Partito Democratico.

Ad Avellino la situazione appare ancora confusa. L’ex senatore De Luca ha dichiarato che lo slittamento del Congresso sia stato deciso a livello nazionale per far confluire tutte le forze sul Referendum di Ottobre. Pensa che un appuntamento debba per forza escludere l’altro?

“Il Referendum è una tappa importante per il Partito e condivido assolutamente questo aspetto. Certo è che abbiamo bisogno di avere un partito che ritorni ad un percorso di agibilità politica: il direttorio ha svolto una funzione a termine, il livello regionale e nazionale devono dare delle indicazioni considerando che non solo Avellino si trova in questa condizione”.

Molti opinionisti hanno evidenziato come l’esito dei ballottaggi per il Pd sia frutto dello sfilacciamento tra Roma ed i territori. E’ d’accordo?

“I risultati elettorali arrivano sempre alla fine di un percorso politico, ogni realtà locale dovrà fare un’analisi così come dovrà farla il Pd nazionale. In provincia di Avellino spero di avere presto un luogo per fare un’analisi politica di quanto accaduto e per organizzare i prossimi appuntamenti, a partire dal Referendum di Ottobre.”

Due giovani donne alla guida della Capitale d’Italia e di una grande città come Torino: al di là del colore politico, è una buona notizia?

“Quando una donna raggiunge un livello importante attraverso un’elezione democratica e non nominata equivale ad una grande crescita della democrazia. Gli elettori di Roma e Torino hanno fatto questa scelta e ne rispetto il volere anche se, naturalmente, avrei preferito che avesse vinto il Partito Democratico.”

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