Regole di marketing: gli incentivi funzionano veramente?

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Con il primo, e tragico, lockdown per cercare di contenere quella che allora era la primordiale ondata della pandemia da Covid – 19, la situazione è stata difficile per molti italiani oltre che per tutti i cittadini del mondo.

Lo stare in casa per uscire solo per motivi di comprovata esigenza, come la salute, il lavoro o il fare la spesa, ha generato dunque parecchie perdite economiche per le attività commerciali in generale, per i professionisti dei vari settori, per i possessori di partite Iva ed ha creato numerosi disagi.

Basti pensare a fenomeni quali la depressione, gli stati di ansia oppure la generale insicurezza verso il futuro, culminata in alcuni casi estremi con il suicidio, ai quali si è unita una generale mancanza di denaro per provvedere a sé stesso oppure al proprio nucleo famigliare. Tra gli esempi più clamorosi vi sono i settori del turismo, quelli dello spettacolo e, in una certa misura, anche quelli della ristorazione.

Una situazione difficile ed al limite dell’insostenibilità che, tra le altre cose, ha reso ancora più evidenti alcune falle del sistema italiano partendo dalla scuola fino ad arrivare a quello sanitario passando per l’immancabile INPS che ha erogato alcuni bonus e aiuti. In quanti si sono infatti ritrovati fino a sera tardi su Google le fatidiche parole richiedi un bonus?

Una “macchina”, quella burocratica, piuttosto lenta che però, in una maniera o nell’altra, è riuscita comunque a dare il suo aiuto a famiglie, liberi professionisti ed aziende che si sono trovati in non poche difficoltà.

Un altro aiuto simile è arrivato con l’incentivo “Digital Transformation” contenuto nel Decreto Crescita. Il suo scopo è quello, per l’appunto, di andare a favorire una “trasformazione digitale” per le micro, piccole e medie imprese arrivando fino ad un bonus finanziario di ben 100 milioni di Euro.

Oltre alle già citate imprese che operano nel settore del turismo e del commercio, quelle più affini alla new economy hanno poi potuto usufruire anche del Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali e del Credito d’imposta Formazione 4.0 e Beni Strumentali “Nuova Sabatini”.

Tra queste vi sono dunque tutte quelle realtà che operano in settori che, in Italia, sono relativamente nuovi e per i quali non vi è ancora la “dovuta conoscenza” al contrario di molti altri territori come il Nord Europa.

Queste realtà sono costituite, dunque, da tutte quelle imprese che si occupano di additive manufacturing, sicurezza sul web, analisi dei big data, sviluppo di programmi e software in cloud, realtà aumentata e così via.

Con il bonus hanno dunque potuto godere di alcune inserzioni scontate o gratuite, Facebook e Google l’hanno fatto, per una comunicazione più rapida ed economica visto che, praticamente, mancavano i fondi necessari per una buona campagna di advertising.