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Regione – Sanità, Giusto: “Provvedimento innovativo e rigoroso”

Regione – L’intervento del Presidente della Commissione Sanità, Angelo Giusto, ha introdotto all’esame del Consiglio Regionale della Campania il Regolamento per la definizione dei requisiti ulteriori e per le procedure di accreditamento istituzionale dei soggetti pubblici e privati che erogano attività di assistenza specialistica in regime ambulatoriale, di ricovero e residenziale. “L’accreditamento istituzionale attiva un processo permanente di promozione e miglioramento della qualità dei servizi sanitari – ha detto Giusto – è un provvedimento che nasce per sanare una situazione di provvisorietà e di disordine che si protrae da decenni e per garantire servizi sanitari di qualità e di sicurezza. Certamente non è un provvedimento per punire e mortificare quanti operano da tempo con qualità nel sistema della sanità campana, non è un’ azione punitiva ma tende ad espungere dal sistema coloro che non sono in grado di tutelare la salute dei cittadini. E’ un provvedimento che si basa sulla programmazione e sulla verifica del fabbisogno in ambito sanitario nella chiarezza e trasparenza dei processi, un atto dovuto e imprescindibile fissando i requisiti delle prestazioni sanitarie e tendendo a garantire la programmazione delle prestazioni. A conclusione dell’iter dell’accreditamento istituzionale, avremo una rete certa di servizi e prestazioni specialistiche fatta di strutture pubbliche e private con queste ultime che avranno pari dignità con quelle pubbliche avendo dimostrato di rispondere positivamente alla qualità dei servizi e ai diritti dei cittadini nella prestazione sanitaria. Ciò determinerà la libertà di scelta del cittadino nel rivolgersi alla struttura pubblica e privata ma sempre con la garanzia della qualità delle prestazioni”. L’esponente dei Ds ha spiegato, inoltre, che “questo testo completa il ragionamento avviato nel luglio del 2006, quando abbiamo iniziato a scrivere le regole per l’accreditamento definitivo, è un provvedimento complesso, già ampiamente arricchito dai contributi offerti dalle forze politiche in Commissione e ancora aperto al confronto purchè non si snaturino la sua la ratio e il suo spirito che tendono a tutelare il cittadino e non gli interessi di bottega. Per cui – ha concluso Giusto – se qualcuno immagina che la situazione attuale di disordine che vige nel privato possa restare immutata, questo qualcuno dimostra di non aver compreso che oggi siamo chiamati a innovare profondamente le prestazioni sanitarie nel segno della qualità e del rigore”.

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