Alla vigilia del primo Consiglio regionale dell’era De Luca, il premier Renzi ha annunciato di aver provveduto a sospendere l’ex sindaco di Salerno in base alla Legge Severino.
Nel pomeriggio a Napoli, lo stesso De Luca aveva ricevuto un nuovo attestato di sostegno da parte dei leader regionali dei partiti che lo hanno sostenuto in campagna elettorale; sempre nel pomeriggio De Luca aveva incontrato i 30 componenti della sua maggioranza per trovare la quadra in vista di lunedì sul nome del presidente dell’Assise regionale, nome che – come già annunciato – sarebbe stato trovato intorno alla figura del consigliere irpino del Pd D’Amelio.
I FATTI – Firmato il decreto di sospensione del governatore campano eletto Vincenzo De Luca “… come previsto dalle norme di legge” ed “… una volta ottenuto il nulla osta del ministro competente e acquisiti i pareri necessari”.
Lo ha annunciato il premier Matteo Renzi a margine del Consiglio dei Ministri. Ha precisato che “… il presidente potrà a norma di ciò che scrive l’Avvocatura dello Stato fare gli atti consentiti dal parere” e quindi nominare il vice e la giunta.
Da ora partono i 18 mesi di sospensione contro cui De Luca potrà fare ricorso al giudice civile.
“Sarà De Luca a valutare se seguire o meno il parere dell’Avvocatura dello Stato secondo cui può o meglio deve fare gli atti conseguenti alla proclamazione e quindi nominare la giunta per conservarla in carica dopo la sospensione”.
Così il premier Matteo Renzi chiarisce le motivazioni del decreto di sospensione appena annunciato e la mancata approvazione di un decreto interpretativo della legge Severino di cui pure si era parlato.
“Ho seguito l’iter previsto dalla legge provvedendo alla sospensione – ha aggiunto -. Ci sarà il ricorso da parte di De Luca come ha fatto De Magistris. L’Avvocatura nel parere aveva ipotizzato l’adozione di una norma e siamo pronti a intervenire in Parlamento se necessario. Ma – ha concluso – già oggi si può andare avanti” lasciando intendere che De Luca potrà nominare vice e assessori.