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Regione-La Campania non cresce, D’Ercole attacca De Mita e Bassolino

Regione – “Bassolino c’era, ma nessuno se n’è accorto. Forse dormiva”. Comincia così, con una battuta tra il serio, l’irritato ed il faceto il capogruppo regionale di Alleanza Nazionale, Francesco D’Ercole, nel commentare lo studio della Svimez sui redditi degli italiani nel periodo 1980-2003. Uno studio che sottolinea come in questi 23 anni i redditi dei campani siano cresciuti meno degli altri. Tant’è che se il reddito dei meridionali si attesta mediamente al 73,2 per cento di quello del resto del Paese, quello dei campani si ferma appena al 70,7. “Il vaso di Pandora delle bugie bassoliniane – continua D’Ercole – s’è finalmente scoperto e le menzogne che ci sono state raccontate si stanno svelando. Né può servire a sua giustificazione il fatto che il periodo preso in esame sia decisamente ampio: 23 anni. Basta pensare che, prima come massima espressione del Pci napoletano, poi come sindaco di Napoli, quindi come presidente della Giunta Regionale, e, per di più, addirittura come Ministro del Lavoro, Bassolino lo ha attraversato tutto. E non certo in qualità di spettatore passivo. La verità è che Bassolino ha sempre preferito la politica dell’immagine a quella dei fatti concreti, indispensabile a far crescere la Campania. E’ così che oggi – con i cumuli di spazzatura su tutte le strade, la sanità che prima di curare, ha bisogno di curarsi; la disoccupazione ormai stabilizzatasi a livelli altissimi; i servizi che non funzionano, ma costano un occhio della fronte; la gente che non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena e chi più ne ha, più ne metta – la nostra, più che una regione dell’Europa progredita, sembra un Paese del terzo mondo, arretrato. Un’arretratezza – sottolinea ancora – alla quale, ad onor del vero, ha contribuito in misura non certo irrilevante anche l’attuale segretario regionale della margherita, Ciriaco De Mita, che come leader ed esponente di spicco della Dc e presidente del Consiglio dei Ministri, ha guardato sempre con occhio distratto alle ragioni dei propri corregionali”.

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