Filodiperle, una rivista che parla alle donne e non solo. Un lavoro che si rivolge a chi decide la vita delle donne. Che racconta i contrasti e che vuole “diventare luogo di scambio per tutte le esperienze che le donne stanno costruendo – ha scritto il governatore Antonio Bassolino – nella nostra Regione”. Oggi il taglio del nastro del progetto editoriale voluto dall’Assessora alle Politiche Sociali e Pari Opportunità della Regione Campania, Rosa D’Amelio. Oltre all’Assessora D’Amelio hanno partecipato alla manifestazione di presentazione, Luisa Cavaliere direttrice editoriale della rivista, Maria Grazia Falciatore, coordinatrice dell’area Assistenza sociale e Maria Adinolfi, coordinatrice dell’area istruzione, educazione e formazione. “La presentazione della rivista – ha dichiarato Rosa D’Amelio – segna una tappa molto importante in quanto era tra i progetti che prima da sindaca e poi da assessora volevo realizzare, insieme alle nuove misure per l’imprenditoria femminile. Mi posso ritenere soddisfatta in quanto la rivista ha preso il via, mentre un primo provvedimento per l’imprenditoria in rosa ha già avuto il via libera dalla giunta regionale”. Una iniziativa che si inserisce tra quelle già promosse, come “Città delle Donne 2006”, e compresa nella meravigliosa cornice delle manifestazioni di “Donne di marzo”. “Aver inserito la rivista in “Donne di marzo” sta a confermare e dare un robusto sostegno allo slogan che accompagna questi appuntamenti: “Libere e felici anche dopo l’8 marzo”. Parole che devono concretizzarsi nel nostro modo di fare ed essere donne impegnate per migliorare la società. Anche nella rivista questo impegno è stato e sarà profuso dalle giovani giornaliste che partecipano o da altre che vogliono spendere il loro impegno per la crescita del progetto”. Molte e differenti le tematiche affrontate in questo numero. Un primo spaccato di tante altre che saranno trattate nel corso delle prossime pubblicazioni, tutte, però, accomunate da una impostazione che l’Assessora D’Amelio prima e Luisa Cavaliere dopo hanno tracciato nei rispettivi interventi. “Quando si parla delle donne – afferma Rosa D’Amelio – quasi sempre si sceglie come chiave di lettura la “mancanza”. Mancanza di diritti, scarsa rappresentanza, squilibri simbolici, violenza. Chi pensa alle risposte, ai modi di colmare i deficit, elabora strategie di compensazione quantitativa capaci di dilatare la democrazia includendo in essa “le escluse”. E’ un approccio che ha prodotto moltissimi risultati che hanno contribuito a cambiare la fisionomia della convivenza nel nostro Paese e che hanno generato quel sistema di norme di “tutela” molto avanzato al quale non poco hanno contribuito le Regioni con scelte di politica economica e con misure volte a contrastare i fenomeni di discriminazione e di esclusione e a favorire l’inserimento nel lavoro, lo sviluppo di carriere, la conciliazione tra vita extra lavorativa e lavorativa”. “Filo di perle” darà molto spazio alle inchieste dedicate al sociale, al lavoro, alla scuola, all’immigrazione, alle realtà carcerarie regionali, al contrasto città centro-periferia. Già il primo numero pone all’attenzione temi di grande attualità. L’interesse su Barra, San Giovanni e Ponticelli con l’inchiesta di Luisa Cavaliere dal titolo “Il cielo negato – disagio e speranze nelle storie di ragazzine, mamme e nonne della difficile periferia orientale di Napoli”, è il biglietto da visita per capire quale sensibilità “Filo di perle” adotterà per trattare temi di drammatica attualità. Per quanto concerne la redazione: tutta al femminile. Dalla direttrice editoriale, Luisa Cavaliere, alla direttrice responsabile, Teresa Lombardo per poi proseguire con il comitato di redazione formato da Daniela Pastore, Roberta Catapano, Paola Broccoli, Federica Lucchesini, Alfonsina Porciello. La rivista sarà distribuita nelle librerie, nelle scuole, aziende sanitarie, sedi di sindacato, piani sociali di zona, ordini professionali ed associazioni di categoria, redazioni giornalistiche, sarà inviata a tutte le consigliere di Pari Opportunità. Un modo per farsi conoscere e aprirsi al mondo con lo sguardo della sensibilità, proprio delle donne. Alle stesse “chiediamo – ha scritto Bassolino – di rinvigorire la nostra democrazia”.
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