Regione, Galasso: “Pronto a candidarmi. Critiche? Anche nel 2004…”

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pino galasso
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Le Primarie per i parlamentari del Pd di fine 2012 sono ormai un lontano ricordo. Di acqua sotto i ponti ne è passata e Pino Galasso, sindaco di Avellino dal 2004 al 2012, è pronto per rituffarsi nuovamente ed in prima persona in politica. Già ad inizio 2013, dopo la fine del matrimonio col Partito Democratico, era chiaro a tutti che l’obiettivo per il medico avellinese sarebbe stato Palazzo Santa Lucia. Nel mezzo la parentesi delle ultime amministrative della città capoluogo che lo hanno visto, nel 2013, sponsor (attraverso la lista Civica Abellinum) del candidato a sindaco Nicola Battista. Ritornando ai giorni nostri il nome di Pino Galasso è rimbalzato prepotentemente alla cronaca politica locale quale futuribile candidato nella lista che Forza Italia appronterà per l’Irpinia. Di questo ed altro ancora ne abbiamo parlato col diretto interessato.

Galasso, il suo nome è tra i più papabili ad essere inserito nella prossima lista di Forza Italia in provincia di Avellino. Conferma?
“Sono disponibile alla candidatura alle regionali di maggio e confermo in pieno questa mia volontà. E’ chiaro che ogni decisione finale spetterà al coordinamento regionale di Forza Italia, così come pure ribadito di recente da Domenico De Siano”.

Eppure, contro la sua possibile candidatura si sono registrate negli ultimi giorni le aspre critiche del consigliere regionale uscente di Forza Italia, Antonia Ruggiero che ricordava il suo recente passato di amministratore Pd…
“Voglio solo ricordare che il mio percorso in Forza Italia è cominciato due anni fa (in occasione delle amministrative della città capoluogo, ndr). Provengo da una tradizione moderata: ero moderato nel Pd e lo sono oggi in Forza Italia. Non mi sono mai permesso di attaccare nessuno, né Berlusconi o chi per esso”.

Continui pure…
“Credo che piuttosto che essere critici, occorre essere contenti e soddisfatti se nuove forze si avvicinano al partito. Chi critica oggi due anni or sono si mise da parte senza dare alcun contributo al partito. Si ricordi poi che quando mi candidai alle amministrative di Avellino nel 2004 (sorretto da Margherita, Ds, Sdi e altri, ndr) scesero in campo contro di me e in sostegno dell’allora candidato di centrodestra me figure che oggi siedono in Consiglio comunale tra le fila del Pd”.

Sollecitazioni in merito alla sua candidatura nelle liste di Forza Italia, oltre che dalla città capoluogo, arrivano anche e soprattutto dalla parte bassa della provincia, dal serinese-solofrano-montorese fino al Vallo Lauro…
“Ma chi si candida alle prossime regionali lo fa con la coscienza di saper e poter rappresentare le istanze di un territorio più vasto e complesso, nel mio caso l’intera Irpinia. C’è la volontà personale di raccogliere le richieste di tutti i territori della provincia di Avellino, dall’arianese fino al Vallo Lauro. Sono realizzato professionalmente, faccio politica per passione e voglio solo fare qualcosa di utile per l’Irpinia”.

Cosa è cambiato rispetto alle amministrative di Avellino di due anni fa?
“Preparammo le ultime comunali ad Avellino forse in maniera troppo affrettata. Avessimo avuto più tempo forse avremmo fatto valutazioni diverse in merito e forse avremmo avuto esiti diversi. Dal punto di vista umano ricordo però che venivo da un momento in cui mi sentivo profondamente tradito per quanto accaduto in seno al Pd (il riferimento è all’esito delle Primarie per i parlamentari del dicembre del 2012, ndr) ma, è noto, il tempo lenisce ogni ferita”.

Ritornando ad un discorso più generale, è favorevole alla ricostituzione della coalizione che portò Caldoro a vincere nel 2010?
“E’ fondamentale che si ricomponga l’asse che portò alla vittoria di Caldoro cinque anni fa. D’altra parte lo stesso Presidente della Giunta regionale ha vincolato la propria ri-candidatura alla riconferma dell’asse con l’UdC e nel nostro caso con Area Popolare”.

Come giudica Vincenzo De Luca come avversario?
“Non guardo all’avversario poiché occorre esser forti in casa propria. Anche perchè lo stesso Pd ha le proprie gatte da pelare con il caso De Luca. A noi spetta fare squadra e poi lanciare la sfida per le regionali in un momento così difficile e delicato”.

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