Regione, G. De Mita: “Basta essere spettatori di De Luca”

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De Mita
Giuseppe De Mita

“Siamo fermi al 31 maggio 2015. Ma noi non siamo spettatori, tantomeno rivendichiamo una visibilità tout court di tipo mastelliano. Ma avvertiamo il dovere di spostare in avanti le pagine del calendario”. Sono le parole di Giuseppe De Mita, deputato e riferimento nazionale dell’UdC, in una intervista rilasciata oggi al Corriere di Mezzogiorno.

De Mita, impegnato in queste ore nell’organizzazione della kermesse centrista a Ercolano (iniziativa di cui si avrà eco dal 29 al 31 gennaio prossimo al Laceno, in provincia di Avellino), parlando delle questioni della regione ha riferito: “C’è un vuoto di pensiero, prima che politico: e questo problema non verrà risolto nè dalle primarie del centrosinistra, nè dalla richiesta di dimissioni del sindaco di Quarto, nè dalla ricandidatura di Bassolino a Napoli”.

Ancora: “La corsa alla conquista del potere non passa più attraverso la capacità di rappresentanza democratica. Un esempio? In consiglio regionale sembra quasi che non vi sia più opposizione e che tutti siano tentati dalla voglia di passare dalla parte del vincitore. Vale quasi la pena che la facciamo noi l’opposizione”.

“Il confronto dialettico con il Pd è consustanziale all’intesa che abbiamo siglato alle scorse elezioni regionali: non facciamo il centrosinistra, ma proviamo ad allargare lo spazio di confronto. E chi rinuncia a farlo, sbaglia. Come il Pd che, di fatto, tenta di restringere l’area del consenso fino a far coincidere il partito con le istituzioni”.

 

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