Regione, De Mita rincara la dose: “Caldoro? Non resta che la psicanalisi…”

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De Mita
Giuseppe De Mita

Dopo il botta e risposta che lo scorso weekend ha visto l’accesa discussione tra i due ex colleghi dell’ultima Giunta regionale in Campania, Giuseppe De Mita (all’epoca vice governatore) e Stefano Caldoro (già presidente della Regione), il deputato irpino e vice segretario nazionale dell’UdC – ancora una volta dalle colonne del Corriere del Mezzogiorno – lancia strali all’indirizzo di Caldoro, sfidandolo ad un confronto pubblico.

In una personale missiva inviata al direttore del CorrMezz, De Mita jr incalza l’ex Governatore riprendendo quanto accaduto nel corso del triennio che ha visto i due sedere tra i banchi di Giunta a Palazzo Santa Lucia.

“Sono stato in giunta regionale 3 anni, con dissensi aspri fino alle dimissioni, proprio sulla sanità – scrive De Mita in riferimento alle accuse mossegli da Caldoro – . Per essere credibile avrebbe dovuto citare fatti che evidentemente non ci sono. Invece allude. E, per la verità, delude umanamente e politicamente. La questione merita però una considerazione politica. Più o meno consapevolmente, Caldoro ritiene di aver perso per qualche gioco della sorte. Mentre evita di riflettere (e far riflettere) sul fatto che ha perso per i suoi errori, le sue incertezze, le sue supponenze e infine le sue scelte, sopra tutte quella di preferire Sommese all’UdC. Tardi per accorgersi dell’errore adesso”.

E ancora, sull’accordo di Marano: “Perciò i campani non sono stati raggirati, come lui sostiene, da un accordo notturno. I campani lo hanno ritenuto inadeguato. Di più: in maggioranza hanno voltato le spalle ad una politica che allude e illude. Si rassegni. E si rassereni. Se va oltre il confine del politicamente comprensibile, non resta che la psicanalisi. Ad ogni modo, sui fatti ultimi e penultimi ho già invitato Caldoro ad un pubblico confronto. Senza esito. Rinnovo l’invito. La politica è discussione non allusione”.

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