Dopo la doppia sospensione dei lavori assembleari a causa dell’azione di protesta portata avanti dai rappresentanti del M5S in assise, il Consiglio regionale della Campania ha approvato il Ddl sul riordino del servizio idrico integrato.
Ma la bagarre da mercato è continuata all’interno dell’aula del Centro direzionale a Napoli. Il centrodestra ha lasciato l’assemblea mentre era in discussione il disegno di legge.
Per assenza dei proponenti, tutti gli emendamenti sono stati dichiarati decaduti e con i voti favorevoli della sola maggioranza, la legge è stata dunque approvata.
Hanno espresso il proprio dissenso i consiglieri del Movimento Cinque Stelle, ancora seduti tra i banchi della presidenza ma conteggiati come “… assenti” dal presidente del consiglio regionale Rosetta D’Amelio.
I pentastellati hanno additano come “… bugiardi e vergognosi” gli esponenti della maggioranza.
Il consigliere Marì Muscarà ha tentato di spegnere il microfono di Rosetta D’Amelio per impedire che la votazione continuasse.
La seduta è stata ora sospesa per un’ora subito dopo l’approvazione del disegno di legge.
TENSIONE D’AMELIO-M5S – Come detto, resta alta la tensione tra gli esponenti grillini e la presidente del parlamento regionale, l’irpina Rosetta D’Amelio, che in una nota su Facebook ha riferito: “In un clima offensivo per le Istituzioni stiamo procedendo a fatica nell’approvazione della legge sul Riordino del servizio idrico. Occupati i banchi della presidenza da parte dei consiglieri M5S. Avrei potuto chiamare le forze dell’ordine, ma non l’ho fatto”.
Sullo sfondo, le dichiarazioni di Carlo Sibilia, deputato avellinese del M5S, che sempre via Facebook ha duramente attaccato l’ex assessore regionale: “La D’Amelio vuole far arrestare i nostri consiglieri regionali perché occupano l’aula e invece protegge l’improponibile e indagato DeLuca. I valori distorti di questa gente distruggono la nostra Irpinia”.