Regione – Condono edilizio e graduatorie manager, D’Ercole attacca

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Regione – “Due schiaffi nello stesso giorno. Ma ampiamente prevedibili”. Esordisce, così, Francesco D’Ercole, capogruppo regionale di Alleanza nazionale, a commento delle ultime due “disavventure” cui è andata incontro la maggioranza “unionista” che governa la Campania: la bocciatura da parte della Consulta del condono edilizio a suo tempo approvato dal Consiglio Regionale e la sconfitta subita ieri in aula sulla legge istitutiva degli elenchi dei direttori generali ed amministrativi delle Asl regionali. “Due sonori ceffoni – ha continuato -. che il centrosinistra campano avrebbe potuto evitarsi se avesse operato con maggiore equilibrio e discernimento”. “In entrambi i casi – ha continuato – li avevamo avvertiti che le cose non sarebbero andate come nelle loro aspettative. Perché, relativamente al condono edilizio, il governo centrale, nella legge nazionale, aveva dettato norme precise, sia per quanto riguardava i caratteri del condono, che sui tempi a disposizione delle regioni per le eventuali modifiche. Nel secondo caso, quello riguardante la legge sulle nomine, perché i criteri definiti non garantivano la richiesta trasparenza sulla scelta dei manager e, perché la crisi politica, che proprio le nomine già effettuate con il vecchio sistema Cencelli avevano aperto, appariva tutt’altro che risolta, a differenza di quanto andavano affermando”. “Eppure – ha aggiunto – sia nell’uno che nell’altro caso, Bassolino & c. hanno fatto orecchie da mercanti. Il 12 novembre del 2004, con notevole ritardo rispetto ai tempi dettati dal governo centrale, approvarono modifiche alla normativa sul condono, stravolgendone i contenuti. E ieri hanno portato in aula una normativa insignificante che non cambiava niente e lasciava ai partiti la più ampia discrezionalità nella scelta dei manager. Lo Sdi già dissenziente da prima, ne ha chiesto il ritorno in commissione, personalmente ho chiesto che il voto sulla proposta socialista avvenisse a scrutinio segreto e, per il centrosinistra, è stata la fine. Al centrodestra ed allo Sdi, si sono aggiunti i voti di altri consiglieri regionali della maggioranza che non avevano apprezzato il provvedimento, e questo – com’era giusto che fosse e non per pregiudizi politici, ma per la pochezza dei contenuti – è stato bocciato”. “Purtroppo – ha concluso D’Ercole – la protervia della trimurti Bassolino-De Mita-Mastella, pur di contrapporsi in maniera frontale, cieca e preconcetta al governo nazionale di centrodestra continua a far danni alla nostra regione ed ai nostri corregionali, chiamati a subirne sulla propria pelle ed a pagarne di tasca propria, le conseguenze. Ora, si apre la partita dei rimborsi a quanti si erano adeguati alle disposizioni regionali”.


COMMENTO
Credo fermamente che il centro sinistra pur di ostacolare le manovre finanziarie del governo centrale sarebbe capace di inventarsi qualsiasi cosa. La Regione Campania paga la manutenzione di migliaia di alloggi popolari, per milioni di euro, senza che questi poi rientrino nelle casse della regione. E noi pagaiamo!!! I cosiddetti abusivi pagano tutto di tasca loro senza chiedere nulla a nessuno, anzi pagando tutto più di quanto previsto normalmente, e per la campania sono definiti quasi dei delinquenti. Passatevi la mano per la coscienza, perchè i comuni non li fermano mentre costruiscono?

di carmine
09/02/2006 – 9.22


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