NAPOLI- L’aula del Consiglio Regionale della Campania respinge con trentacinque no, quindici si ed un assente la mozione di sfiducia contro il Governatore della Campania Vincenzo De Luca presentata dai consiglieri di centrodestra (primo firmatario Severino Nappi) dopo la seduta che ha approvato la possibilità di un “terzo mandato” per De Luca e come ha spiegato il consigliere regionale della Lega Severino Nappi, illustrando le ragioni della mozione di sfiducia, dopo che il presidente del Consiglio Regionale Gennaro Oliviero gli ha dato la parola per illustrare la mozione.
“A me dispiace-ha chiosato alla fine del suo intervento Severino Nappi- anche che il presidente De Luca debba scoprire a tarda età di essere diventato uno yogurt e cioè un prodotto a scadenza. Perché questo probabilmente forse che gli manda a dire il suo partito. E’ un prodotto che vale soltanto fino al termine della presente consiliatura . Oggettivamente per un uomo poi particolarmente attento alla gestione del potere credo che sia molto triste. Noi vogliamo invece scoprire stamattina attraverso il voto del consiglio regionale se siamo di fronte ad uno yogurt oppure ad un presidente di Regione che, godendo della sua maggioranza può svolgere il suo mandato in questa consiliatura e anche in quella prossima ventura. Perché il resto sono chiacchiere. Allora vogliamo sapere se i cittadini campani devono trovarsi di fronte e si trovano di fronte a una mistificazione oppure c’è un disegno politico sia pure incomprensibile dati i disastri che loro stesso riconoscono essersi verificati in questo tempo e quindi noi siamo ansiosi di conoscere la risposta. In questo apprezziamo la scelta del presidente Oliviero di aver voluto contingentare i tempi così la sorpresa la possiamo svelare in tempo breve”. Parole a cui ha subito replicato il consigliere Carmine Mocerino, del gruppo ” De Luca presidente”, che ha definito la discussione sulla sfiducia proposta dal centrodestra “surreale” e “fuori dal tempo”. Stigmatizzando anche il fatto che rispetto ad una così importante questione, ovvero chiedere la sfiducia al Presidente della Giunta Regionale: “credevo che un argomento di tale portata. Ovvero la proposizione della sfiducia al Presidente della Giunta Regionale dovesse essere sostenuta da elementi di assoluto rilievo e fondatezza e invece scopro che tutto questo almeno nelle loro intenzioni afferiscono più alla sfera delle sceneggiature per telenovelas che a quella invece che dovrebbe investire quest’aula”. E ha continuato: “alla luce appunto delle argomentazioni esposte avverto di confessare di essere rimasto assolutamente deluso dai colleghi proponenti, non tanto e non solo per le ovvie diversità di vedute sul tema, ma perché in virtù della loro esperienza, della loro capacità e della loro intelligenza mi aspettavo di più. Per meglio dire non mi aspettavo che scivolassero in modo così clamoroso. Sono scivolati rovinosamente ed in più punti. A partire dalla tempistica questa surreale discussione è fuori dal tempo”. A favore della mozione di sfiducia ma con un distinguo netto dagli argomenti del centrodestra anche i tre consiglieri del Movimento Cinque Stelle, Gennaro Saiello, Michele Cammarano e l’irpino Vincenzo Ciampi. Il gruppo M5S aveva proposto un emendamento alla sfiducia, che però non è stato ammesso in aula. Saiello e’ stato chiaro, quello a favore e’ stato solo un voto di coerenza politica: “perché ci interessa il fine di questa mozione, ovvero mandare a casa il governo De Luca, ma le motivazioni fanno sorridere”. In apertura del suo intervento Saiello ha ricordato come sul terzo mandato e’ ora che il centrodestra dimostri “coraggio” : ” voglio ricordare ai colleghi (del centrodestra) che sono al Governo e hanno oggi il pallino in mano per mettere in campo l’ impugnativa alla legge sul terzo mandato votata. Sono gli unici a poterlo fare quindi. Mi auguro che nei prossimi giorni dimostrino coraggio e non sia tutto riconducibile, insomma, alle spaccature interne che hanno. Perché poi sul terzo mandato c’è Zaia che dice una cosa e gli altri partiti un’altra. Il Movimento 5 Stelle lo ha dimostrato in questi anni, noi è noto a tutti, siamo una forza politica di opposizione al governo De Luca. Però devo dire che in questi anni abbiamo anche dimostrato a differenza di altri di essere una forza seria di opposizione, costruttiva, propositiva che non si è mai sottratta al dialogo. Anzi abbiamo chiesto più volte tavoli di confronto per risolvere i problemi delle persone per migliorare le condizioni di vita dei cittadini”. Proposte come quella di un reddito regionale “poi copiata dalla Sicilia dove governa addirittura il centrodestra” che sono state respinte dalla maggioranza. I consiglieri regionali irpini in aula si sono divisi a metà nel voto. I consiglieri Vincenzo Alaia e Maurizio Petracca hanno detto no alla mozione di sfiducia, mentre il consigliere regionale Livio Petitto, tra i firmatari ha detto si. Stessa scelta, con il distinguo ribadito da Saiello per Vincenzo Ciampi.
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