Napoli – Tetti di spesa alle consulenze e agli stipendi di consiglieri e manager pubblici, limitazioni all’uso delle auto blu e un bonus bebe’ tra le misure contenute nella manovra finanziaria da 18 miliardi di euro approvata dal Consiglio regionale della Campania a poche ore dalla scadenza dell’esercizio provvisorio e dopo due giorni di dibattito. Ma alla fine la norma piu’ condivisa del bilancio di previsione 2011 e’ un accordo non scritto che passera’ alla storia del Consiglio regionale come il ‘lodo Cavani’, l’intesa bipartisan (al termine di due giorni di contrapposizioni) che ha fatto si’ che la fine dei lavori fosse anticipata in tempo utile per garantire ai consiglieri la visione dell’atteso match tra Milan e Napoli evitando pericolose code notturne e scatenando il fuggi fuggi al termine della seduta con il contingentamento degli interventi. Tagli alla spesa e investimenti nel testo approvato a maggioranza con 37 si’ (18 i no sui 55 votanti), e sul quale il governatore Caldoro aveva posto la fiducia (una novita’ per la Campania introdotta dal recente statuto) con spazio per una serie di misure di contenimento della spesa all’inseguimento di quel rigore necessario dopo lo sforamento del patto di stabilita’. Si va dai tetti sulle spese per studi e incarichi di consulenza che non possono essere superiori al 20% di quelle sostenute nel 2009 a quelli su mostre e convegni. Stretta anche sulle auto blu: organi e strutture di enti e agenzie regionali non potranno utilizzare in via ordinaria auto di servizio per il trasporto dall’abitazione all’ufficio. Un freno viene posto anche alle indennita’ dei consiglieri regionali (che non possono superare quelle dei parlamentari) e dei manager pubblici con stipendi oltre i 90.000 euro. Tra le misure di sostegno alle famiglie spicca il bonus bebe’ finanziato con 2 milioni di euro. Si tratta di un una tantum di 2000 euro che verra’ riconosciuta per ogni terzo figlio nato dopo il 1 gennaio all’interno di famiglie dal reddito basso. Sostegno viene garantito anche alle madri lavoratrici per la creazione degli asili nido sui posti di lavoro (un milione) e agli oratori (2 milioni). E in un provvedimento che finisce, secondo una consolidata tradizione, per essere un omnibus, non mancano anche una serie di finanziamenti a pioggia per enti, associazioni, musei e teatri (si va dal premio Matilde Serao al Museo dell’Osservatorio Vesuviano). Un milione e mezzo di euro, invece, va ai comuni con meno di 15.000 abitanti per garantire la copertura wifi gratuita delle aree pubbliche. E ancora: viene istituito il Cal (Consiglio delle autonomie locali) al posto della Conferenza permanente Regione-Autonomie locali e si prevedono misure di razionalizzazione nella spesa sanitaria che continua a rappresentare circa il 60% della spesa totale. Sul fronte fiscale, dalla convenzione con l’Agenzia delle Entrate si punta a recuperare fino a 4 milioni di euro sull’addizionale regionale. Soddisfatto alla fine il governatore campano Stefano Caldoro: ‘Una manovra – ha sottolineato – che mette ordine nei conti ponendo fine alla consuetudine del passato di sottoscrivere cambiali in bianco impegnando cio’ di cui non si disponeva. Per essere credibili bisogna avere i conti a posto – ha concluso – anche facendo sacrifici, e con questa finanziaria si da’ l’idea che i sacrifici toccano per prime alle istituzioni’.
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