per la promozione della crescita e della competitività del sistema produttivo (linea 1) sono stati stanziati 207.958.212 euro;
per rafforzare le infrastrutture a supporto del sistema produttivo (linea 2) fondi per 101.590.000 euro;
per consolidare il tessuto imprenditoriale e ampliare la base produttiva (linea 3) 169.986.020;
per sostenere la razionalizzazione della struttura patrimoniale delle imprese (linea 4) 28.000.000;
per promuovere il sistema produttivo su scala nazionale e internazionale (linea 5) 25.000.000 euro;
per rafforzare l’azione pubblica a favore del sistema produttivo (linea 6) 20.420.000.
I comparti specialistici sono stati individuati in: agroindustriale, biotecnologico, mezzi di trasporto (automotive, ferrotranviario, cantieristico), aeronautico-aerospaziale.
Mentre i tre ambiti strategici su cui puntare saranno la produzione energetica, in particolare da fonti rinnovabili, la macro area dei fornitori specializzati, i comparti produttivi ad alta specializzazione, nei quali si è registrato un deterioramento della capacità competitiva e dove si individua l’esigenza di sostenere, in una logica di attrazione e retaining di investimenti esterni, attività ad elevato grado di specializzazione. Alla componente propulsiva, quindi, se ne aggiunge una “difensiva”, finalizzata a sostenere le capacità degli operatori dei comparti maggiormente segnati dalla crisi di difendere la propria quota di mercato, sollecitandoli a riposizionare i propri sistemi di produzione e a innovare i processi organizzativi e le proprie tecnologie. Per promuovere la crescita e la competitività (linea 1) gli strumenti operativi sono il contratto di programma regionale, il credito d’imposta e i pacchetti integrati di agevolazioni per investimenti innovativi, ricerca, sviluppo e formazione. Per rafforzare le infrastrutture a supporto del sistema produttivo (linea 2), tra gli altri strumenti individuati c’è l’attivazione di Fondi immobiliari e il potenziamento del ruolo delle agenzie locali di sviluppo. Per consolidare il tessuto imprenditoriale campano (linea 3), la Regione ha individuato tra l’altro il cofinanziamento del credito d’imposta nazionale, l’attivazione di incentivi per l’innovazione e lo sviluppo, un progetto integrato per la promozione dei servizi di formazione imprenditoriale. Per sostenere la struttura patrimoniale delle imprese (linea 4), la Regione intende promuovere il private equity tramite il finanziamento dei fondi chiusi. Per promuovere il sistema produttivo su scala nazionale e internazionale (linea 5), si intende sostenere i processi di promozione delle produzioni regionali di eccellenza, promuovendone la diffusione nei nodi e nelle reti strategiche della distribuzione e della grande committenza nazionale e internazionale. Infine, per rafforzare l’azione pubblica a favore del sistema produttivo (linea 6) verranno realizzati studi di fattibilità e attivato uno specifico programma di assistenza tecnica per accrescere le competenze e semplificare i procedimenti della Pubblica Amministrazione e degli Enti regionali a servizio del sistema produttivo campano. E’ prevista, inoltre, la costituzione di un’Autorità di Piano per promuovere uno stretto coordinamento tra le azioni del PASER e un’adeguata sinergia operativa delle strutture amministrative preposte alla loro attuazione. All’Autorità di Piano si affianca, in qualità di struttura di supervisione e controllo, un Comitato di Sorveglianza presieduto dall’Assessore all’Agricoltura e alle Attività Produttive e costituito da componenti della Cabina di Regia, del Consiglio degli esperti della Programmazione, da rappresentanze del partenariato economico-sociale, degli enti locali, della competenti commissioni consiliari. “Dopo l’incontro di ieri a Palazzo Chigi tra Governo, Regioni del Sud, forze imprenditoriali e confederazioni sindacali sulle priorità per il Mezzogiorno – dice il Presidente della Regione Antonio Bassolino – giungiamo in Campania al primo atto di una manovra di portata decennale, che va dal 2006 al 2015, e che lega in modo efficace il completamento della programmazione 2000-2006 e l’avvio del nuovo ciclo di politica di coesione e convergenza 2007-2013. Il PASER è un passo decisivo per un rinnovato patto tra i protagonisti dell’economia regionale, che condividono l’obiettivo di tornare a crescere con una Campania più competitiva, più capace di attrarre nuovi investimenti, più in grado di mettere a frutto nuove risorse”. “Come avevamo deciso – sottolinea il Vicepresidente Antonio Valiante – nella Finanziaria 2006, approvata nel dicembre scorso, abbiamo definito questo provvedimento di sostegno alla ripresa dello sviluppo. Sappiamo che in Campania la maggior parte del PIL è da ricondurre all’intervento pubblico: con questo atto, puntiamo in modo deciso a rilanciare l’occupazione e lo sviluppo nella regione, creando i presupposti necessari all’attrazione anche di capitali privati necessari al perseguimento degli obiettivi che ci siamo posti”. “Assieme all’istituzione regionale ed alle istituzioni del territorio – aggiunge l’Assessore Andrea Cozzolino -tutte le forze sociali e imprenditoriali, la cooperazione, il mondo dei lavori, la comunità scientifica, le associazioni dei consumatori, il credito e le finanza agevolata sono chiamate a svolgere un ruolo determinante in un ambizioso Piano d’Azione, che sarà più efficace quanto più coerente con altri strumenti strategici unitari: una cabina di regia unica, centri di spesa coerenti, un luogo unico di programmazione regionale che promuova e coordini i finanziamenti pubblici attivabili con fondi comunitari, stimolando un massiccio impiego di capitali privati attraverso la finanza innovativa. La Regione Campania non ha forse mai conosciuto una manovra così ampia per lo sviluppo: mille miliardi di lire per i prossimi tra anni, da spendere tenendo nel massimo conto l’esigenza di concertazione, coordinamento, supervisione, rappresentano una novità assoluta e una certezza per una politica che intenda conseguire risultati apprezzabili nell’obiettivo comune di una Campania che torna a crescere”. (Ufficio Stampa Regione Campania)