Regionali: Torna in discussione pure la candidatura di Caldoro

0
241
Stefano Caldoro
Stefano Caldoro

Michele De Leo – Le prossime elezioni regionali in Campania somigliano sempre più ad un rebus. Ogni giorno cambiano gli scenari e, soprattutto, non mancano polemiche e contrasti in tutti gli schieramenti. Certo, ha ragione il Governatore uscente Vincenzo De Luca quando sottolinea che mancano ancora molti mesi, ma mente quando afferma che “la politica politicante non mi interessa, parlo solo dei problemi”. L’ex sindaco di Salerno è già immerso nella campagna elettorale e lavora alla costituzione di uno schieramento ampio che possa consentirgli quanto meno di giocarsela fino al traguardo. Se De Luca è alle prese con i veti che arrivano da sinistra e dal capo politico dei Cinque Stelle Luigi di Maio, non va meglio al suo possibile avversario Stefano Caldoro. L’ex primo inquilino di palazzo Santa Lucia ha incassato il placet del leader della Lega Matteo Salvini, ma il suo nome è tornato in discussione all’interno di Forza Italia. Il sindaco di Benevento Clemente Mastella continua a fare pressioni ma sembrerebbe avere poche possibilità di essere candidato alla carica di Governatore. Non sarebbe da escludere, però, un ritorno di fiamma di Mara Carfagna che ha incontrato Silvio Berlusconi. Pure Severino Nappi – assessore dell’Esecutivo guidato da Stefano Caldoro – continua a cullare qualche ambizione. Salvini ha provato a fare la mossa utile a chiudere la partita e ad avere l’ultima parola ma, stavolta, potrebbe non bastare. Gli accordi raggiunti prevedono che l’indicazione del candidato alla carica di Presidente della Campania arrivi da Forza Italia e Berlusconi non si è ancora espresso, almeno ufficialmente. Il candidato del centrodestra – e soprattutto per questo c’è una grande lotta per la premiership – sembra avere un grande vantaggio sugli avversari. La partita potrebbe decidersi sul filo di lana – almeno questo è quanto dicono i primi sondaggi – solo nel caso in cui i Cinque Stelle dovessero appoggiare il candidato del Partito democratico, l’uscente De Luca. Un’ipotesi già bocciata dal Ministro degli Esteri Luigi Di Maio che, anche per blindare questa decisione, ha fatto emergere la concreta possibilità che il Movimento si presenti da solo alle elezioni regionali in Calabria ed Emilia Romagna. Difficile che i grillini possano fare un passo indietro, anche se la fronda vicina al presidente della Camera Roberto Fico preme per trovare un’intesa. L’eventualità – valutata dopo il voto della piattaforma Rousseau sulla possibilità di partecipare alle regionali in Calabria ed Emilia Romagna – di affidare la reggenza del Movimento ad altre figure come Paola Taverna potrebbe aprire nuovi scenari.