Regionali, Sinistra Pd: “Lista Pd ‘illegale’. Noi ci saremo”

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Di seguito la nota del Coordinamento Provinciale Pd di “Un senso alla nostra storia”:

Avremmo voluto oggi solo lanciare un appello forte di dare continuità al nostro lavoro, sostenendo Francesco Todisco quale candidato del PD capace di dire “qualcosa di sinistra” in una campagna elettorale in cui questo linguaggio rischia di latitare; un appello rivolto a quanti in questi anni sono stati partecipi delle nostre battaglie o hanno apprezzato il nostro impegno.

Ce lo ha impedito una indegna serie di trucchi, di manovre, di imbrogli, che fanno si che il PD in Irpinia presenti una lista che nessuno ha approvato: non l’Assemblea Provinciale, priva dei numeri per legittimare un voto; e neppure quella Regionale, competente per statuto, che non ha neppure preso in considerazione l’elenco che era stato ammannito ed ha delegato una “piccola commissione” di formare una lista veramente rappresentativa del PD irpino, senza che neppure questa riuscisse ad esprimersi. E’ una lista illegale, non solo per lo statuto del PD, ma per le leggi della Repubblica, e basterebbe poco per farla respingere da chi è chiamato a giudicare la regolarità dei procedimenti elettorali.

Ma ora è il momento della responsabilità, verso la nostra gente, verso la gente campana che ha subito anni di sciagurata politica “tremontiana”, pagando un prezzo ben più alto del resto d’Italia in termini di tagli dei servizi alle persone, alle strutture di civiltà, ai posti di lavoro. Ad una Campania, ad un’Irpinia a cui hanno “tagliato” innanzitutto la speranza in un diverso domani, non possiamo opporre le misere beghe di un gruppo dirigente del PD piccolo piccolo e rispondere con un disimpegno che farebbe non solo il gioco della destra, ma anche quello di chi vuole “cambiare tutto per non cambiare nulla”.

Era ed è necessario stare in campo.

Noi ci saremo. Noi ci saremo nelle condizioni in cui gli altri ci hanno costretto, con una forzatura evidente rispetto alla nostra storia, alla nostra cultura che concepisce la politica come azione collettiva portata avanti quotidianamente, non solo nei passaggi elettorali, nei partiti politici.

Siamo consapevoli quanto questa scelta sia difficile da far comprendere al nostro mondo perché è stata difficile per noi assumerla. Non c’erano alternative, se volevamo, anche contro la nostra volontà, impedire che una immagine scostante del PD alimentasse la sfiducia e spingesse forze nel disimpegno.

La gente sa che la posta in palio non è chi in una lista risulterà eletto e neppure la percentuale in più o in meno che ciascun partito potrà vantare. Sa che la posta in palio è se De Luca avrà avuto più voti rispetto a Caldoro per poter rimettere in corsa la Campania. Perciò siamo in campo, per dare il nostro contributo a battere la destra, a voltare pagina in Campania, cercando di mettere a frutto la specificità del nostro collocarci, sempre e comunque, da una parte sola: quella di coloro che pagano il conto.

Malgrado le difficoltà siamo fiduciosi che il senso della nostra scelta di candidare Francesco nella lista “per De Luca Presidente” verrà colta per intero nel suo valore positivo e che esistano e concretamente le condizioni per cui la nostra battaglia possa proseguire domani dagli scanni del Consiglio Regionale.

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