Regionali, Sarno (Psi): “Non voterò De Luca”

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Sulle prossime elezioni regionali si registra la nota di Giuseppe Sarno, componente del direttivo provinciale PSI Avellino e del direttivo Regionale PSI Campania.

Alcuni giorni orsono l’autoproclamato segretario della federazione Provinciale del PSI, Marco Riccio ha convocato il direttivo provinciale Irpino del Partito per comunicarci i quattro compagni che correranno per la prossima competizione elettorale regionale sotto il segno del Partito Socialista.

Ancora una volta Marco Riccio e i suoi sodali usano il Partito come un dominio personale senza alcun rispetto dei compagni che vi aderiscono e che vorrebbero promuovere iniziative politiche serie ridiscutendo il rapporto con il PD, riaffermando l’autonomia e la dignità politica che ogni giorno di più grazie al servilismo di Riccardo Nencini diventa sempre di più una ininfluente appendice del Partito di Renzi.

Ritengo inaccettabile e irrispettoso il comportamento di Riccio che dimostra di avere una concezione verticistica del partito completamente sorda rispetto alle esigenze di quei compagni che ancora si illudono di poter costruire a un’alternativa democratica all’attuale sistema di potere del Partito unico, che nega ogni autonomia e spazio di libertà.

Il socialismo di cui mi sono nutrito è qualcosa di diverso rispetto a ciò che rappresenta questo partito nel quale, oggi, non mi riconosco. Si accetta di correre in coalizione con Vincenzo De Luca condannato ad un anno per abuso d’ufficio e che ovemai dovesse essere eletto Presidente della Regione Campania verrebbe immediatamente sospeso dalla carica, senza porsi minimamente il problema della correttezza di un personaggio che ha definito la condanna “demenziale”,dimostrando scarso senso delle istituzioni e nessun rispetto per la magistratura.

La presentazione dei candidati scelti da Riccio e non dal Partito provinciale è avvenuta senza un dibattito sul ruolo del partito sul rapporto con il territorio, con i cittadini, con le associazioni senza tener conto che un’alleanza così concepita è la pietra tombale per un partito che è stato paladino della democrazia e delle riforme. Si da per scontata un’alleanza con un partito che ha promosso le peggiori leggi elettorali, che si prepara a votare una ulteriore legge elettorale liberticida. Grazie al Partito di Renzi di cui Nencini si è fatto portavoce istituzionale vediamo che le istituzioni repubblicane figlie della Resistenza sono formalmente morte; veneriamo un monarca assoluto che impone il suo volere ad un Parlamento di nominati e ricattati; non abbiamo sovranità monetaria, non abbiamo diritto all’autodeterminazione e non abbiamo neppure uno Stato degno di questo nome, oramai ridotto a volgare caricatura nelle mani di personaggi, figura debole sfacciatamente manovrata da noti centri di potere privati e sovranazionali. Per questo motivo mi auto sospendo dal direttivo provinciale e dal direttivo regionale del Partito Socialista Italiano e dichiaro formalmente che non voterò né il PSI né la coalizione guidata dal condannato Vincenzo De Luca e invito i compagni che immeritatamente si riferiscono alla mia persona di non votare né per il Partito socialista Italiano, né tantomeno per De Luca Presidente.

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