Regionali – Pd, Palmieri: “I candidati? Una scelta senza criterio”

Avellino – Nel Pd non c’è tregua e ogni qualvolta si avvicinano le elezioni e in particolare la scelta dei candidati, comincia la guerra di tutti contro tutti. Pellegrino Palmieri esponete dell’area Territori e nuove generazioni, così vede il suo partito democratico alla vigilia della difficile scelta: “Il Pd irpino sembra una sfilata di moda, solo charme e passerelle, e niente più”.
“Vincenzo De Luca candidato presidente, parla di discontinuità – continua l’esponente Pd – ma io vorrei capire quali sono i colori della discontinuità in provincia di Avellino, chi sono e dove sono i fautori di questo rinnovamento possibile. Vanda Grassi? Donato Pennetta? Luigi Anzalone? Lello De Stefano? Difficile da credersi. Diciamo chiaro e tondo che questi nomi non rappresentano in alcun modo il cambiamento né tantomeno il territorio, ma sono solo la continuità più assoluta. La candidatura alle regionali è stata merce di scambio congressuale, e adesso qualcuno presenta il conto e vuole pure che venga saldato, magari a discapito di altri”. Tutta colpa dell’assise provinciale? A quanto sembra quella è stata la panacea di tutti i mali. “Il congresso provinciale – continua Palmieri – ha visto il confronto tra quattro liste, ognuna delle quali ha dato vita ad un percorso e ha messo insieme un certo numero di iscritti, presentandosi alle primarie. La lista Territori e Nuove Generazioni ha raggiunto il 14,5% su trentamila voti, parliamo di circa 4300 voti. Si può negare ad un gruppo che rappresenta una percentuale così importante a livello provinciale una sua rappresentanza? Io penso di no, e sono convinto che questo ragionamento debba essere applicato a tutte le sensibilità che sono venute fuori dal congresso provinciale. Per adesso il gruppo dirigente irpino sta percorrendo strade che non tengono conto né dei numeri né delle idee o proposte possibili. Su questa questione andremo avanti fino alla fine, per dimostrare che anche in irpinia ci sono ancora uomini e donne, che non hanno bisogno di barattare la propria dignità e di prestarsi a certi giochetti”.