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Regionali, Pallini (M5S): “Subito reddito di cittadinanza e dimezzamento stipendi. Caldoro? Un disastro”

I meetup sono impegnati da tempo in una serie di appuntamenti con i cittadini insieme con i parlamentari campani del Movimento 5 Stelle e con i candidati irpini in lista per le Regionali: Maria Pallini, Vincenzo Ciampi, Tiziana Guidi e Luca Carosella.

Maria Pallini, giovane avvocato di Avellino, è candidata nella lista irpina del Movimento 5 Stelle che propone come candidato Presidente Valeria Ciarambino.

Avvocato di professione, lei è nota per il suo intenso attivismo sul territorio. Il motivo della sua candidatura?

“Sono sempre stata abituata a metterci la faccia in prima persona e questo è il momento giusto per propormi insieme al mio gruppo rispetto alle tante urgenze della nostra regione. E’ stata una candidatura condivisa dall’intero gruppo ed in un momento storico complicato come questo credo che il futuro della Campania sia di noi giovani: sono una trentenne con determinate competenze e con voglia di portare avanti il nostro avvenire”.
Un suo giudizio sui cinque anni del governo Caldoro?

I cinque anni di Caldoro sono stati un disastro. Per quanto riguarda la sanità il suo unico obiettivo è stato incentivare le visite private: è assurdo che per una mammografia bisogna attendere un anno.

Ha completamente distrutto il trasporto pubblico, molte zone dell’Altirpinia sono scoperte, la stazione ferroviaria di Avellino è stata chiusa senza alcun motivo, la Rocchetta-Sant’Antonio poteva essere utilizzata per uso turistico ed invece è stata abolita totalmente, potevano essere stanziati fondi per la funicolare di Montevergine e non è stato fatto. Caldoro ha disatteso tutti i programmi della campagna elettorale di cinque anni fa.

In Irpinia avremmo potuto vivere di turismo ed agroalimentare ed invece ci ritroviamo a parlare di trivellazioni: il presidente uscente aveva in mano la possibilità di dire no alle trivellazioni attraverso l’art. 38 e non l’ha fatto, lasciando tutto in balia di quello che si deciderà al Ministero e constatando quanto accaduto per la Basilicata non è difficile immaginarne l’esito. Non è stato dato nessun incentivo per ridurre la disoccupazione giovanile che al momento supera il 60%. I fondi europei non sono stati utilizzati, percorsi di formazioni snaturati, corsi osa bloccati. Un totale disastro e vederlo di nuovo candidato lascia l’amaro in bocca.
Cosa pensa della coalizione di Centrosinistra apparentata con demitiani, cosentiniani e, addirittura, con Carlo Aveta che tempo fa fu ritratto sulla tomba di Mussolini?

“Su De Luca c’è poco da dire in quanto è un candidato ineleggibile: la sua condanna in primo grado e la legge Severino certificano che anche se eletto non potrà svolgere le sue funzioni. Che poi abbia imbarcato nella coalizione espressioni di un mondo che niente hanno a che fare con il centrosinistra rappresenta la persona che è. Se avesse rinunciato a candidarsi avrebbe fatto il bene anche del Pd”.
Qual è l’obiettivo reale del Movimento 5 Stelle in vista di questa tornata elettorale?

“Nel 2010 avevamo come candidati Caldoro, De Luca e Roberto Fico. Nel 2015 abbiamo ancora Caldoro e De Luca mentre il Movimento 5 Stelle ha proposto Valeria Ciarambino. Per noi le cose cambiano, avremo la prima donna candidata a presidente della Regione Campania, una donna che ha competenze e capacità superiori rispetto agli altri candidati oltre ad essere incensurata.

Il nostro obiettivo è di entrare in Regione Campania e bloccare 20 anni di malapolitica e di sperperi. Ci dimezzeremo subito gli stipendi, taglieremo gli emolumenti ai dirigenti pubblici, via i vitalizi, via il 70% delle consulenze esterne. Tuteleremo il diritto alla salute con l’abolizione del ticket sanitario, con un database dei posti letto disponibili, con il potenziamento del Pronto Soccorso. Per quanto riguarda la disoccupazione giovanile è possibile applicare in Regione quello che è il nostro cavallo di battaglia, il reddito di cittadinanza, oltre a rimodulare i fondi Garanzia giovani. Incentiveremo il trasporto gratuito per gli studenti ed imporremo un no secco alle trivellazioni.

Proteggeremo l’ambiente con il recupero totale della materia e i rifiuti zero e con la videosorveglianza a roghi e sversamenti oltre alla rifunzionalizzazione dei depuratori. C’è tanto da cambiare in una Regione che ha bisogno di vento giovane e fresco, di una sterzata dopo l’immobilismo assoluto di questi anni”.

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